La polemica del Piano scuole, non ricordando male, è partita da una trasmissione Rai (Report). Qualche partito d’opposizione, ha colto la palla al balzo mentre i promotori del piano, hanno (si fa per dire) contrattaccato: lo strumento regionale «ha ricevuto il plauso del Governo nazionale, nonchè l’apprezzamento delle Associazioni che hanno a che fare con i ragazzi (Pediatri), con la salubrità dell’ambiente (Wwf), con la agevole accessibilità agli edifici (Fish)» – Riccardo Chiavaroli.
Lo scontro è riverberato anche da noi. Trovo poco interessante discutere se la Regione fa bene (o fa male) a dirottare dei fondi per la ricostruzione nell’Aquilano per la ristrutturazione d’alcune scuole fuori del «cratere».
C’è da interrogarsi, nel nostro caso, sul rischio della sovrapposizione tra la politica dell’ente locale e quella della Regione.
Io ci penserei due volte prima d’inserire un dissipatore sotto un pilastro in cemento armato, fabbricato decenni fa. (In proposito: chi collauderà i lavori?).
Evitando i tempi e le liturgie della politica, metto in fila dei fatti legati alle scuole d’Avezzano negli ultimi dieci mesi. I cittadini hanno saputo, a gennaio, che il Comune voleva vendere il plesso Corradini-Fermi a dei privati. La notizia della ristrutturazione (Piano scuole) risale ad agosto. Ad ottobre si conosce il progetto dei tre campus che dovrebbero ospitare anche le scuole del centro; i quattrini: «dovrebbero arrivare in parte dal commissario straordinario per la ricostruzione [Gianni Chiodi] e in parte dalla vendita di alcuni edifici scolastici e stabili comunali della città» – il Centro 29 ottobre.
E’ pura disorganicità e senza sommare nello stesso periodo, i parcheggi sotterranei attaccati al centro, l’orto sociale di via Campania e la cosiddetta pista ciclabile. Più di una persona si chiede se la ristrutturazione anti-sismica è sufficiente per tenere tutto a norma. Il Comune, in realtà, vuol prosciugare il centro dagli studenti per evitare nuovi intoppi – com’è successo con la Corradini-Fermi – alla vendita d’alcuni edifici pubblici (aggiungo anche: storici) del Quadrilatero.
La messa in sicurezza, è dunque una trovata elettorale? Resta il fatto, che si stanno spendendo delle somme ingenti per ristrutturare delle costruzioni da abbandonare nel giro di pochissimi anni.
In bocca al lupo per il nuovo Blog....la grafica è decisamente un passo avanti rispetto al primo avezzano blu. E la foto nel profilo...bellissima!!!!
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