Volendo trattare la
questione «Amplero» oggi, con la nuova – si fa per dire – impostazione: come
procedere? Da fuori, chiedono di
captare l’acqua da una parte della Marsica (valle del Giovenco) e portarla a
un’altra dello stesso comprensorio (conca del Fucino). Le zone si trovano in
sequenza secondo il corso del fiume e perciò la seconda (conca del Fucino),
riceve già una quantità della risorsa dalla prima (valle del Giovenco). Si
suppone anche che la seconda poiché tale (conca),
utilizzi anche tutta l’acqua che si raccoglie al suo interno. Il Genio Civile
d’Avezzano indicava la portata massima del Giovenco in sessanta mc/sec rilevata
su una piena del 1952 – provocò allagamenti. La portata minima, la «secca» si
era invece registrata vent’anni dopo (un mc/sec). La portata media era valutata
trenta mc/sec. Il fiume riversa generalmente metà della sua portata nel Fucino.
Era pensabile captare acqua
dal Giovenco per «il Fucino» o per «l’agricoltura» perché ci si doveva aiutare
tra marsicani o tra democristiani, fino a trent’anni fa. Tale coperta di tipo
ideologico è divenuta più corta, dopo tali cambiamenti e pertanto ci si
aspettano dei conflitti. Ciascuno deve fare la propria parte nella vallata
d’appartenenza pur vivendo in un sistema più ampio (Autorità di bacino dei
fiumi Liri-Garigliano e Volturno; essa comprende alcune zone di Abruzzo, Lazio,
Molise, Campania e Puglia): utilizzare al meglio la propria risorsa per sé e
per chi si trova almeno dopo di noi. Manomettere il letto di un fiume con
briglie, alvei o sponde di cemento, provoca a ripetizione frane e smottamenti «a monte» e allagamenti «a
valle». Bisogna evitare contaminazioni dell’acqua per uso agricolo, industriale
e civile. (Sembrano raccomandazioni banali ma purtroppo non lo sono,
nell’Italia delle innumerevoli frane e della «Terra dei fuochi»).
Invasi da utilizzare per
l’agricoltura (per l’industria, l’artigianato o il turismo) nel Fucino? È una
faccenda che riguarda solo noi abitanti della Piana e non quelli della
precedente valle del Giovenco né quelli della successiva valle del Liri. (4/5)