Ho tralasciato da molto
tempo, dei fatti che erano rilevanti per me fino a pochi anni fa: ci avrei
scritto un post per ognuno.
Gli ultimi esempi. Nell’ultima
settimana di febbraio ho incrociato ogni giorno una scarpa abbandonata da
qualcuno. (Una per cinque giorni).
Sabato santo ho notato diverse ragazze fotografare anzi, melafonare le chiome rosa degli alberi in fiore sotto casa, nel
senso: più numerose che negli anni passati. Ho notato un maggiore afflusso di
persone verso la cattedrale per via dell’Anno santo, soprattutto di mattina. Ho
perso un po’ di tempo per averne un’idea e senza scrivere nulla sugli effetti
del recente divieto di gettare in terra le cicche di sigaretta: ci si fa
attenzione giusto nel Quadrilatero. Ho notato che una gattara delle mie parti lascia insieme ai croccantini qualche pacco
di würstel – chiuso ovviamente. Agli inizi del mese ho incrociato di nuovo il
venditore di poesie – ne avevo trattato nel dicembre 2014. Che dire, dell’innocuo
Oublier (3 marzo) cliccato ben 1631
volte in un giorno, solo negli Stati Uniti? Com’è potuto succedere?
Ho cominciato il percorso
del blog con un progetto che ha subito qualche modifica. Mi sto però chiedendo
da alcune settimane: desideravo proprio sbugiardare, irridere, scrivere così
tanto su amministratori locali, imbratta-pagine del web e personaggi
pittoreschi? Più no che sì e ho perciò deciso di chiudere il blog. Ho sbagliato
qualcosa. Mi sono allontanato da ciò che consideravo la mia via maestra. Sento oggi
il bisogno di concentrarmi maggiormente su ciò che mi scorre davanti e che
riesco a percepire non più come una volta e ancor meno a raccontarlo. Voglio
tornare ad ascoltare le chiacchiere e le battute degli altri in giro più che i sottili
ragionamenti, le «marchette» e i commenti di chi scrive nel web. Avere una
mezz’idea di ciò che frulla in testa alle persone – a pochi –, di là delle
maschere che s’indossano quando ci si trova alla tastiera. La zona sud
d’Avezzano è da visitare con calma, prima che distruggano alcuni vecchi spazi
comuni dove intrufolarsi ancora. Voglio anche avere più tempo per leggere altri
libri – di carta.
Ringrazio per primi i miei follower e poi tutti gli altri, soprattutto
quelli sparsi per il mondo, che mi hanno dato l’energia per tirare avanti negli
ultimi (davvero lunghi) dieci anni. Beh, mi sono divertito abbastanza.