giovedì 19 aprile 2018

Passeggiata

(Impicciato perso per la presentazione di un libro di storia, scusate se scrivo poco). Ho notato tra il sorpreso e l’annoiato che il legittimo proprietario sta recintando un altro pezzo della ferrovia dell’ex-zuccherificio compreso tra via Pescina e via Castel di Sangro – l’operazione non è finita a quanto ho registrato oggi.
In questo lasso – dalle elezioni –, nessuna proposta da parte del Comune per riconsegnare alla città quel pezzo di storia locale – sono impicciati anche loro, li capisco però a promettere una qualsiasi sciocchezza in campagna elettorale non ci voleva molto.
La gente, come l’ha presa? Meglio del primo tratto (stazione ferroviaria-via XX settembre) – continuano a portarci i cani a fare i loro bisognini.

lunedì 16 aprile 2018

Spigolature

Ho già raccontato come tra i vari siti, scorro le cronache locali di grosse città (Roma, Milano, Torino e saltuariamente Bologna). Mi è capitato questo video, A Milano la ciclabile diventa un parcheggio: la denuncia su Facebook, in «repubblica.milano» 15 aprile 2018. Altrove vi sono cronisti che raccolgono e portano al grande pubblico simili denunce mentre da noi, no. (Ci sarebbe molto da ridire anche sullo stato e l’uso della pista ciclabile da parte degli avezzanesi).
Avevo scritto degli alberi tagliati lungo i marciapiedi di via M. Kolbe e via E. Tirabassi, durante la passata Amministrazione. La nuova ha invece asfaltato quei due tratti per cui è bene scordarsi la presenza di piante in quella zona – l’ho raccontato privatamente a più di una persona. «Perché non l’hai scritto?». Eccovi accontentati.

(Come non detto). «P.S. A proposito: qual (triste) destino si profila per l’ex-ufficio posta-telegrafo-telefoni, in via G. Marconi?», 5 marzo 2018.

venerdì 13 aprile 2018

Disneyland a km 0

Porto un esempio riguardante i due precedenti post. In qualche parte – che io ignoro perché non riesco a rintracciare –, il vecchio assessore all’Ambiente, rimprovera l’attuale per la presunta situazione di degrado del monte Salviano. Il nuovo assessore così ribatte, «siamo costantemente impegnati a risolvere le numerose problematiche ereditate da una pessima gestione del verde pubblico urbano», in Presutti: «Problemi ereditati sulla gestione del Salviano», in «IlCentro» 11 aprile 2018.
Quest’altro invece è apparso su carta stampata e ben racconta, da fonte certa, com’è stato impiegato – in passato – del denaro pubblico: «Di Pangrazio elenca gli interventi realizzati: staccionate in legno, binocoli, tavoli da picnic, panchine, segnaletica, cartellonistica di servizio in legno, fontane, gradinate dell’anfiteatro», in m.s., Di Pangrazio attacca Presutti: «Il Salviano è nel degrado», in «Il Centro» 12 aprile 2018.
Il luogo in questione è la Riserva naturale guidata Monte Salviano, Sito d’interesse comunitario. Già Parco periurbano, potendo interessare…
Che cosa d’altro dovrebbero ancora sistemarci lassù: un impianto di amplificazione lungo la strada asfaltata, una pista di motocross, laser intorno al santuario?

giovedì 12 aprile 2018

Piuttosto carina

Torno volentieri sul post precedente. Sono due gli elementi presenti negli ultimi: 1) l’amministrazione tout court della città più che la politica – le campagne elettorali (la passata, la futura), sono esse ambedue lontane –, 2) il nuovo clima civile – cambiato di poco, per carità –, più che politico, che aleggia in città – nella speranza che duri a lungo.
Ritengo importante il secondo, perché non è una notizia di tutti i giorni la crescita dell’interesse nei confronti della cosa pubblica registrato nelle ultime settimane. Abbiamo da un lato gli amministratori che c’informano – più di uno o due anni fa – circa la loro attività, mentre dall’altro si fa notare l’azione dell’opposizione – a differenza delle passate Amministrazioni. Non giudico né l’una né l’altra, mi accontento per il momento che circoli più informazione riguardo alla vita amministrativa.
Può molto in tal senso, come io ho già scritto, il web, avendo a disposizione uno spazio pressoché illimitato a differenza della carta stampata. Le testate possono richiedere altri materiali all’Amministrazione locale anziché pubblicare i comunicati-stampa così come giungono al computer; possono realizzare anche delle interviste su temi di particolare interesse. Da una tale costellazione di dati, chi è interessato può scoprire una procedura, un provvedimento tenuto nascosto o un parere qualificato. Può far venire voglia a qualcuno d’impegnarsi per Avezzano in qualche modo (movimento, associazione, lista, partito politico).

Questo, stimolerebbe maggiormente i cittadini sia a conoscere quanto avviene nel Palazzo di città sia a intervenire in maniera costruttiva nel web o sulla carta stampata – evitare di scrivere insulti e contumelie su Facebook per lanciare qualche idea su un sito o sul Centro. (Spero che duri a lungo – negli ultimi giorni purtroppo, si trovano notizie solo sulle frizioni interne alla maggioranza).

domenica 8 aprile 2018

Domenica pomeriggio di Roubaix

Ho poco tempo per scrivere negli ultimi giorni, ma mi è stato chiesto di pubblicare ugualmente qualche riflessione in generale sull’attuale Amministrazione. Mi occupo di simili argomenti da oltre un anno e spiego in breve le difficoltà insite in una simile operazione. Un blogger nello scrivere si basa su materiali propri o altrui. I contributi degli altri sono ciò che si trova in rete – quando riporto un brano dalla carta stampata, chiedo generalmente scusa a chi mi legge perché è piuttosto scomodo risalire alla fonte citata. Negli ultimi mesi ho registrato una situazione particolare ad Avezzano: la carta stampata si occupa meno ma meglio del web della vita politica locale. (Quattro, cinque anni fa era all’incirca il contrario; ai nostri giorni sono invece più interessanti e affidabili Il Centro e Il Messaggero). Porto un esempio risalente a venerdì scorso; ho letto in una testata on-line che la nostra «sicurezza» è «una priorità dell’azione amministrativa». Ebbene, ho aspettato una decina di giorni prima di leggere sul mio schermo ciò che mi era già apparso – attribuito al sindaco –, sfogliando Il Centro.
Ho accennato in precedenza alle novità degli ultimi mesi, le riprendo.
La prima è costituita dall’entusiasmo affiorato in campagna elettorale e dopo il voto legato alla figura di De Angelis; tale sentimento aveva contagiato diversi consiglieri – mai visto una cosa del genere da noi. (Ignoro eventuali cambiamenti dovuti alla composizione della nuova Giunta). L’altra nota positiva è che l’opposizione fa il suo mestiere – non succedeva normalmente in precedenza, a mia memoria.
L’attuale Amministrazione informa notevolmente più della precedente circa la propria attività – sarebbe utile, secondo me, trattare maggiormente gli atti degli assessori più che le iniziative intraprese dal primo cittadino. (La vita amministrativa nuda e cruda). L’opposizione – ciò che resta del gruppo messo su da Di Pangrazio – interviene spesso per ricordare l’origine di alcune operazioni: «Questa era una nostra iniziativa che voi avete solo proseguito…». Per quanto appena scritto è difficile quando non impossibile per un cittadino interessato alla vicenda trovare delle tracce pertinenti nel web e stabilire perciò, chi ha dichiarato il vero e chi invece, ha raccontato delle balle. (Mi aspettavo qualcosa in più da parte di M5s, a dirla tutta).
Ho registrato un editoriale generico e timido – firmato V.L. – su TerreMarsicane il 7 aprile ma anche questo, è una novità, un buon segno.
È una situazione inedita per Avezzano, lo ripeto; è uno stato di cose su cui riflettere perché in qualche maniera ci stiamo incamminando sulla strada della normalità democratica – sarà lunga e faticosa, d’accordo. Chi amministra e soprattutto le testate locali (pubblicisti, giornalisti) possono molto – mi rendo conto che riassumere in poche righe un appalto, un bilancio o un contratto, non è certo una passeggiata. (I video circolanti danno indubbiamente una mano ma ci vogliono purtroppo le domande giuste).

Non mi aspetto molto dagli avezzanesi però questo periodo è un’ottima occasione per far crescere qualche giovane assessore per un’Amministrazione a venire e fabbricare qualche cittadino in più legato alla propria città.

mercoledì 4 aprile 2018

Zuppa vs. pan bagnato 2

(La cosiddetta società civile). Per quel che ne so io, alle persone la vicenda è interessata poco o niente. (Mi sembra perciò strano che alcuni studenti abbiano avvicinato le seconde file in questa vicenda per un incontro – tra l’altro vis-à-vis – lo scorso 22 marzo. Oppure, non è vero che essi sono sempre incollati agli smartphone) Il fronte – non è una fazione – degli oppositori è composito: io potrei accodarmi giusto dietro al locale Archeoclub, a Raffaele Colapietra e a Cesare Letta, lasciando gli altri – numerosissimi, ci mancherebbe – cuocere nel loro brodo. (Così il sindaco riguardo a Pro loco Avezzano, egli si propone di: «riconsiderare, nel suo complesso, il rapporto del Comune con un’associazione che, a causa della sconsideratezza di pochi elementi politicizzati, è ormai distante anni luce dalle finalità statutarie che gli sono proprie», 29 marzo 2018). È variegato, poco chiaro quello dei favorevoli e anche questo non è una fazione, come ho già descritto. Riferendosi all’incontro in municipio dello scorso 16 marzo, Tito Lucarelli chiede lumi a Luisa Novorio: «non riesco a capire come associazioni di livello culturale possano accettare questa situazione anomala e non comprensibile, del trasformare gran parte del Palazzo Torlonia in una caserma», TerreMarsicane 28 marzo 2018. In fondo che cosa ha chiesto di tanto impegnativo o compromettente De Angelis, ai convocati e anche alla Soprintendenza? Sarebbe andata allo stesso modo se egli avesse richiesto un parere agli idraulici, i commercialisti, i salumieri, i portantini o gli avvocati della città. Il sindaco ha anche informato (29 marzo 2018) i compaesani che la Regione Abruzzo trattiene per sé «ben tre stanze ‘nobili’» del Palazzo Torlonia. (I maligni immediatamente: «Per farne cosa?» – l’espressione era in realtà più colorita).
Hanno allungato la brodaglia – gli uni e gli altri – con gli stessi argomenti della trasformazione del Quadrilatero, del «polo culturale» e del contrasto alla criminalità. (Dopo il ragguardevole risultato del centrodestra alle Politiche, le reti Mediaset hanno smesso, more solito, di pasturare i loro telespettatori con la delinquenza e i migranti. Non solo. Sfogliando Il Centro dello scorso 28 marzo Mario Sbardella c’informa sul numero degli iscritti a Giurisprudenza: sono quattordici – tralascio per pudore il loro costo per le nostre casse comunali)
Si avvii e si chiuda al più presto tale vicenda; si abbia poi il coraggio – ce ne vuole molto, pari allo sprezzo del ridicolo – di far conoscere in giro per l’Italia che nell’unico palazzo degno di tale titolo ad Avezzano è alloggiata una caserma o una sua parte. (Tanto, «lo fanno anche in altri posti…»).

Il trasferimento dei vigili urbani a Palazzo Torlonia è – alla fine – una passeggiata, se confrontato al tristemente famoso restauro di Castello Orsini – da cui la quasi totalità dei contestatori di oggi si tenne diplomaticamente alla larga. (2/2)