(«Salvo
complicazioni», appunto). Nei giorni passati: «Non lo difendi Aldo? Non è amico
tuo?». Ho rimandato al mio post dello scorso 23 giugno per fornire una cifra
del mio scarso interesse alla vicenda. Era già scoppiato il caso – si fa tanto per
dire – su una testata nazionale –
non Fb, un blog –, due giorni prima che da queste parti lo apprendessimo attraverso
IlCentro (anche cartaceo) o MarsicaLive. Com’è andata?
L’ex-parroco
di Antrosano ha scritto un post su Facebook; io continuo a pensare che quanti
utilizzano un simile canale raccontino gli affari propri a un pubblico di amici
o semplici conoscenti. (L’elevato numero delle pubblicazioni, degli amici e dei
conoscenti non mette nella condizione – a chi possiede un profilo su tale
piattaforma – di fregiarsi d’essere pubblicista o, ancor meno, giornalista). Lo
stesso è stato poi intervistato o è intervenuto in una trasmissione radiofonica
(La Zanzara, Rai) e ha esposto ciò
che pensava – su cui si può essere o no d’accordo. (Cfr.: l’equazione idee = palle di Clint Eastwood.
Qualcuno comprensibilmente obietterà: le donne allora, sono senza idee?). Io,
tra l’altro, non conosco il genere di filtri esistenti in certe trasmissioni
radiofoniche e televisive né mi appartiene il mito della «diretta». Ripeto, non
si è trattato né di una notizia di prima mano, né di un «lancio» d’agenzia,
come succede comunemente in una redazione giornalistica. Domanda: era proprio una
notizia? No.
In realtà la
testata milanese non ha fatto altro che estrapolare delle frasi (già scritte e
dette) del nostro conterraneo e infilarle nella propria cornice interpretativa fabbricata in quasi quattro lustri
d’attività. (Matteo Salvini, Don Aldo è
il prete che gli augura il peggio: “Mostro come Hitler. Ecco cosa gli auguro”.
Vergogna, in «LiberoQuotidiano» 27 giugno 2018). Il risultato in termini di
contatti è ovviamente assicurato, copio un paio di commenti tra i tanti. Matteo
Suriano, «perche
parla di Salvini quando nella chiesa sono tutti un pugno di Pedofili almeno
abbiano la bonta di stare zitti»; Teo Pafundi, «Ecco un altro stronxx. Continuate ad
andare in chiesa a sentire stupidaggini da questi , pedofili e ciarlatani, meno
male che io sono rinsanito e ho smesso di andare in chiesa e di noni versare
più l’otto per mille a questi puttanieri». Mi spiego meglio: Gianfranco Vissani verrebbe in ogni modo contestato intervenendo a una qualsiasi
riunione, anche crocchio di vegani.
È bene
segnalare anche un paio di dettagli piuttosto rilevanti per il sottoscritto. È utile o superfluo specificare in quella testata – almeno nella Penisola –
che HuffPost Italia è diretta da
Lucia Annunziata? Ancora, è importante
o pleonastico presentare una
selezione di citazioni con: «Ogni commento è francamente superfluo»? La
questione è secondo me: che cosa produce, unitamente alla non-notizia, tanto sovrappiù?
(A proposito, quel mio vecchio amico – ci si conosce da cinquant’anni – è
apostrofato su quella testata come: «prete-vergogna italiano»).
Copio tre
commenti locali su questo blog che ha
un pubblico certo diverso anche dall’altra testata citata – compiendo anch’io,
anche se a scala ridotta, la stessa
operazione di LiberoQuotidiano.
(È ancora una questione di frame; io
consiglio di leggerli lentamente, solennemente e di utilizzare come sottofondo Gymnopédie n. 1 di Erik Satie). Massimiliano Salustri, «Ma pensa a fare il prete e vai a vedere
in che condizioni stanno le città piene di immondizia che avete fatto entrare
ed avete abbandonato, voi e i degni compari comunisti. Poi i preti che fanno
pure i politici nn si possono sentire»; Giuseppe De Blasis, «caro (don?) Aldo .. l’uomo nasce essenzialmente
socialista .. poi sono quelli che la pensano e agiscono come te che lo
esasperano a tal punto da farlo degenerare verso conseguenze inevitabili …
Anche la tua profonda inquietudine esistenziale è causa di corsi e ricorsi
storici … Ogni tanto rileggiti il versetto del vangelo Matteo 23 .. e rifletti
in umiltà …»; Angelo D’onofrio, «caro Don Aldo uno
di chiesa non dice certe cose ad un fratello ( perchè siamo tutti frateli per
la chiesa ) non puoi giudicare il pensiero di un’altro lo devi rispettare come
fanno tutti i cristiani , perciò Salvini a le sue idee e tu le devi rispettare
nel bene e nel male». (Cfr.: Don
Aldo Antonelli paragona il neo ministro Matteo Salvini a Hitler: va fermato. E
scoppia il caso, in «MarsicaLive» 29
giugno 2018).
(Divagazione
sull’arte della guerra). Trovo poco utile
definire minuziosamente, giudicare
l’avversario del momento, volendolo
battere. In breve: che me ne faccio
nella lotta politica di espressioni come «Salvini fascista», «Salvini
squadrista», «Salvini razzista»? («Crea disarmonia tra i capi e i sottoposti, o
tra il nemico e gli alleati. Quando sono divisi, muovi contro di loro» – Zhang
Yu).