mercoledì 7 dicembre 2016

We can be heroes, just for one day

Ho seguito come molti da queste parti l’inchiesta sul fotovoltaico, apparsa su Site.it. È stato rilanciato nell’Aquilano e sulla costa tale lavoro (News-Town, soprattutto PrimaDaNoi): si trattava di un fiume di denaro dopotutto. Niente da recriminare con chi da noi ha glissato su tale gigantesca ricerca: ognuno s’interessa, scrive, pubblica ciò che vuole. Sempre? È meglio non esagerare.
Mi è capitato di leggere questo, stamattina:

Francesco Proia, chiede: «Che fine ha fatto questo opificio e perché nessuno, al contrario dello zuccherificio, lo ricorda?». (Per i più pigri: sta parlando della distilleria dei Torlonia). Domanda: a chi si rivolge? Non ne ho idea. Un’altra domanda: è sicuro che «nessuno» abbia mai citato – nemmeno per sbaglio – tali stabilimenti? Ecco, faccio finta d’ignorarlo ma posso assicurare che almeno io ne ho trattato più volte su questo blog – anche sulla carta stampata (Il Martello del Fucino). Le industrie dei Torlonia mi servivano per dimostrare che dopo la Riforma agraria si era tornati all’antica maniera nell’uso del Fucino e si è dovuto aspettare Mario Aureli per avere una situazione (seppur limitata) nella Piana simile a quello di fine Ottocento.

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