giovedì 19 febbraio 2015

Una ripresa


È finalmente uscito il rituale articolo sul Premio Avezzano.
Perché se ne parla tanto? Per il semplice motivo che non se n’è scritta la/una storia e perciò si può divagare a piacimento, in ogni occasione. Appare di quando in quando un pezzo con qualche vecchia informazione e uno o più elenchi di nomi. Già: perché non ha avuto seguito?
La storia ci darebbe delle indicazioni preziose sulla società, le idee e la politica del tempo, indispensabili per comprendere perché l’operazione ebbe successo, all’inizio e poi è iniziato il declino.
Una mostra del genere succhierebbe una rilevante parte del bilancio comunale per la cultura, oggi. Siamo disposti a tagliare per un anno, 5-6 spettacoli (buoni) e 5-6 concerti (buoni)? Un qualsiasi sindaco al primo mandato non ci pensa minimamente, mentre al secondo mandato… ci ripensa.
Uno sguardo oltre questi monti, ci consiglierebbe anche di cambiare formula.

1 commento:

  1. Mi pare che si parli del nulla. Meglio: di pinacoteche che si vorrebbe reintrodurre per coprire altri scopi?

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