mercoledì 4 gennaio 2012

Buon gennaio 2012 – 2

Visto che ci siamo... Avevo consigliato l’assessore all’Ambiente – il 13 dicembre al Comune, per chi c’era –, di spiegare agli avezzanesi il senso della (lodevole, in ogni modo) pista ciclabile che aveva iniziato a costruire. (Perché ha ottenuto soldi pubblici, perché proprio quel tracciato, eccetera).
E’ partita la campagna pubblicitaria «Pedala per Avezzano», all’inizio di gennaio (PardiniApostoliMaggi, Roma). E’ stata sprecata un’occasione per far capire ai concittadini tante cose, da parte dell’ente locale.
Il senso del dépliant sembra prelevato dalle chiacchiere di un qualsiasi bar: basta leggere le prime righe. E’ come se la pista servisse ai tipi strani che, sempre più numerosi, si spostano in bicicletta più che al traffico dell’intera città.
Il suo tratto qualificante (via Salvador Allende, che la connette alla stazione ferroviaria e quindi al centro), è rinviato.
(Si citano anche «aree a traffico pedonale privilegiato già realizzate nel centro». La Ztpp, non ricordando male, è stata revocata circa un anno fa: da allora, si può transitare a 50 km/h).
Il destino cinico e baro, ha fatto in modo che, a forza di chiamarla «isola ciclabile», divenisse tale. Spero, per questo, di non essere un menagramo.

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