L’analfabetismo scientifico
è una caratteristica della società italiana e non solo. La Penisola in
particolare è un rifugio di maghi, ciarlatani, veggenti, prestigiatori, guaritori
e complottisti. (Qualcuno aggiungerà: uomini della Provvidenza).
Ho letto questo post, tempo
addietro:
«Sindrome Nimby» (Nimby = not
in my backyard) è un prodotto facilmente importato dagli Stati Uniti,
considerata tale temperie culturale.
L’espressione è tipica
della pratica ciarlatanesca del tempo andato perché mette insieme cose che hanno poco a che fare tra loro. Essa fa
parte dei ricordi d’infanzia insieme a un altro prodotto di tale pratica: unire
due termini di cui uno è inventato. (La comunicazione del ciarlatano è diretta a
un uditorio di passanti, formato per lo più da classi sociali con scarsa
istruzione. Incrociando siffatti personaggi al mercato del sabato, mia nonna mi
trascinava via). Sindrome è un vocabolo mutuato dalla medicina, mentre il resto (in inglese anziché in latinorum) è riferibile all’architettura. (M’interessa poco,
nonostante il tempo speso sui libri di Michel Foucault, se qualcuno mi dà del
malato – forse gratuitamente e certo senza averne titolo).
In Italia c’è gente (Nimby
Forum) che studia da una decina d’anni alcune vertenze locali attraverso la stampa e pubblica in un data base il frutto delle proprie ricerche.
(Non ci sono né grattacieli
né palazzine né casette con un acro di terra intorno sul nostro pianeta o in natura: siamo noi a costruire manufatti
del genere. Il paesaggio in cui viviamo immersi – l’appenninico in particolare
– è formato da strutture spaziali dalle ampiezze più disparate: i bacini idrografici).
Il titolo del Centro:
Discariche e biomasse? Utili, ma nessuno
le vuole, è infelice a dir poco. In Italia si costruiscono discariche
(controllate) da oltre trent’anni. (Dove altrimenti sistemeremmo i nostri rifiuti
quotidiani? Dove li abbiamo infossati, finora?). Sono in funzione da decenni
anche impianti energetici. (Come facciamo altrimenti a mantenere accese tante
luci e far funzionare tante apparecchiature elettriche?). Gli italiani raramente
combattono contro la costruzione di discariche e contro nuovi impianti
energetici. (Evito di specificare il tipo
e la localizzazione dell’impianto
contestato). (1/2)
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