venerdì 13 giugno 2014

E il mendicante arabo


Tempo addietro girava uno strano pezzo nel web locale:
Qualcuno (ignoto) con mansioni e interessi altrettanto ignoti, aveva visitato una fabbrica locale (Avezzano, ma anch’essa ignota) e qualcuno aveva rimosso momentaneamente il crocefisso. Il motivo della sua visita e l’esito della stessa sono tuttora ignoti. Non si conoscono neppure le generalità di chi ha ordinato la suddetta rimozione. (Nel senso: il/la signore/a che dentro casa propria si è comportato come si usa in casa propria).
La notizia – si fa per dire – aveva provocato un vespaio di commenti e soprattutto numerose prese di distanza dalla presunta rimozione e dal suo autore.
Ignoro com’è andata, ma posso immaginarlo con buona approssimazione. Penso che qualche mediorientale (presumibilmente musulmano) con un sacco di quattrini – non un venditore di cianfrusaglie, un garzone del fruttivendolo o un imbianchino che lavora in nero –, abbia messo piede dalle nostre parti per trattare un affare a molti zeri. S’è trattato di un incontro tra benestanti, persone danarose. (‘ma tutto questo Alice non lo sa’).
Può aprire gli occhi a qualcuno – non a molti, da queste parti – solo un Gran Premio di Formula 1 a Natale: speriamo bene!

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