Prosegue
l’inutile proliferazione di discorsi sul depuratore d’Avezzano. La vicenda è
iniziata quando in Abruzzo si è parlato per un po’ dello stato delle acque sotterranee. (Nel senso: se n’è
parlato nelle testate Web del resto dell’Abruzzo).
Chi
discute (inutilmente e da mesi) di tale questione? Qualche partito e qualche
associazione collaterale a uno o più partiti. Non si procede molto con tale
marchio di fabbrica.
Nel mio
parlare al vento, tre anni fa trattavo dell’erosione del suolo, della
salinizzazione. (Roba vecchiotta d’accordo, ma di cui non si tratta mai – chissà
perché? – dalle nostre parti). Eppure lo spettro della sterilità del terreno dovrebbe agitare i sonni di un qualsiasi
contadino degno di tale titolo – anche di chi gli sta intorno.
Tale
discorrere oltre che inutile, mi annoia.
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