domenica 19 aprile 2015

CancellAzioni


Ho notato, in giro per il centro con un amico – domenica scorsa –, diversi volantini attaccati con cura, calma (quattro punti di colla) e sistematicità; in essi si commemorava il cinquantesimo dalla scomparsa di Franco Caiola, «anarchico e pubblicista abruzzese». (Mai sentito nominare prima d’allora). Il testo auspicava che: «la sua memoria trovi anche un adeguato riconoscimento presso l’[Amministrazione] cittadina». Il suo luogo di nascita (Paterno) rientra da decenni nel territorio d’Avezzano.
Come un adolescente dei nostri giorni e con una sorta di atteggiamento scaramantico, mi sono rivolto a Wikipedia certo di non trovar nulla. È invece spuntata fuori un’inaspettata voce a lui dedicata.
Si tratta di un conterraneo del secolo scorso (1888-1965), ma la cosa più importante è questa, almeno ai miei occhi: «Lo scrittore Mario Pomilio [Orsogna 1921-Napoli 1990], suo genero (avendo sposato Dora, una delle sue figlie), progetterà fin del ’58-’59 un racconto lungo ispirato alla sua figura; il progetto, il cui titolo provvisorio era L’anarchico, per anni tenterà lo scrittore anche in prospettiva di romanzo (da far seguire a La compromissione, 1965, romanzo cruciale in quel periodo della narrativa italiana)». (Il grassetto è mio. È il caso di dire: quando si comincia a cancellare, si sa, dove si comincia, ma s’ignora, dove si finisce).

Nessun commento:

Posta un commento