Riprendo
la vicenda dell’orso sulle pendici di monte Salviano. Si è tenuto ad Avezzano
il 26, un tavolo inter-istituzionale sull’argomento. Si evince da ciò, che
l’indecifrabile – per il sottoscritto – macchia scura tra la vegetazione circolata
nel web, è un orso. (In fondo: chi
sono io per contestare un paio di autorevoli partecipanti a detto tavolo, e in
modo particolare Pnalm e nuova Forestale?). Il direttore di AvezzanoInforma ha usato l’espressione
«presunto avvistamento» ma la questione nel suo caso è appunto, almeno un’altra
(L. Salucci, Collelongo, l’orso marsicano
si rifiuta di passare alla dieta vegana e fa merenda con 15 galline, in
«AvezzanoInforma» 14 aprile 2017). Sulla costa invece si è stati più cauti e
precisi: «Al momento non è stata trovata
alcuna traccia della presenza dell’orso sul monte Salviano di Avezzano dopo la
segnalazione di alcuni passanti», Cucciolo
di orso ad Avezzano, nessuna traccia trovata dai biologi, in «CityRumors»
13 aprile 2017. (È noto che – tra l’altro – mal sopporto le fotografie e
preferisco: «orme, peli o escrementi», cit. CityRumors
13 aprile 2017).
Tracce
precedenti, negli ultimi anni? Eppure: «Nel XVIII secolo le testimonianze sono
numerose e geograficamente caratterizzate. La presenza dell’animale viene
segnalata a Sulmona, sulle montagne del Salviano (Avezzano)», SalviamoLOrso.
Immaginiamo
che qualcuno nei prossimi giorni trovi delle tracce consistenti di orso da quelle parti («orme, peli o escrementi»):
che fare a questo punto da parte dei partecipanti alla riunione
inter-istituzionale di ieri? Soprattutto da parte del Comune d’Avezzano: chiudere l’accesso al monte soprattutto nelle
ore di buio, delocalizzare il santuario di Pietraquaria, istituire un altro
vincolo sull’area, altro? (Anche da parte dei candidati sindaco costretti a
parlare di temi ambientali, nelle prossime settimane). La questione è soltanto
quella; finora chi ne ha parlato o ci ha ricamato (abbondantemente) sopra, ha
evitato accuratamente di trattarne.
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