Porto un
esempio riguardante i due precedenti post. In qualche parte – che io ignoro perché
non riesco a rintracciare –, il vecchio assessore all’Ambiente, rimprovera
l’attuale per la presunta situazione di degrado del monte Salviano. Il nuovo
assessore così ribatte, «siamo costantemente impegnati a risolvere le numerose
problematiche ereditate da una pessima gestione del verde pubblico urbano», in Presutti: «Problemi ereditati sulla gestione
del Salviano», in «IlCentro» 11 aprile 2018.
Quest’altro
invece è apparso su carta stampata e ben racconta, da fonte certa, com’è stato
impiegato – in passato – del denaro pubblico: «Di Pangrazio elenca gli
interventi realizzati: staccionate in legno, binocoli, tavoli da picnic,
panchine, segnaletica, cartellonistica di servizio in legno, fontane, gradinate
dell’anfiteatro», in m.s., Di Pangrazio
attacca Presutti: «Il Salviano è nel degrado», in «Il Centro» 12 aprile
2018.
Il luogo in
questione è la Riserva naturale guidata Monte
Salviano, Sito d’interesse comunitario. Già Parco periurbano, potendo
interessare…
Che cosa d’altro dovrebbero ancora sistemarci lassù:
un impianto di amplificazione lungo la strada asfaltata, una pista di
motocross, laser intorno al santuario?
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