mercoledì 27 agosto 2014

Mezza ripetizione 1


Evito di scrivere qualcosa di sorta sul nostro cartellone estivo, generalmente. Lascio correre, ogni anno, per non ripetere concetti espressi nel primo blog (2007).
Avevo ricostruito dei passaggi recenti che portavano alla situazione d’allora e che è simile a quella odierna. C’era attenzione per l’oggetto culturale in sé (poesia, quadro, pièce, brano musicale), un tempo. È poi giunto il momento dell’autore o del «tecnico»: un chitarrista organizza uno o più concerti di colleghi o anche di pianisti, d’orchestre. Oggi viviamo la seconda fase del periodo «direttore artistico». Descrivevo sette anni fa la prima fase: il nostro chitarrista chiama anche un poeta a recitare e un pittore che espone le sue tele. Ai nostri giorni un idraulico, un odontotecnico, un trasportatore, un barbiere può dirigere un festival che propone di tutto (musica, danza, teatro, cinema, letteratura ecc.) e trattare senza problemi con enti pubblici e privati.
«Il buonsenso è stata la bussola di questa programmazione estiva» (G. Chiostri, Note e parole nell’estate di Avezzano, in «IlCapoluogo» 19 luglio 2014), così si è espresso l’assessore alla Cultura alla presentazione del cartellone estivo – in perfetto ritardo, al solito. (Chi meglio di lui e del resto della Giunta conosce la condizione delle casse comunali? Non discuto nemmeno questa volta).
Poco di nuovo, in ogni modo. (1/2)

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