sabato 4 febbraio 2012

White

Non ho molto tempo per pensare, andando in giro in questi giorni con 60 centimetri di neve.
Rientrando, faccio l’elenco delle (poche) persone che ho incontrato per caso. La maggioranza delle persone che incrocio, sono adolescenti che fotografano la nevicata: gli stessi, nel giro di un’ora, collocheranno i loro scatti su Facebook. (Non la vedono, quindi). I maghrebini girano allegri sotto i turbini di neve. (C’è il «battesimo» della neve?). Si vede un po’ di gente giusto in piazza; cammino e cammino senza vedere nessuno. (Nemmeno a spalare la neve davanti al proprio portone). Sono stato la seconda persona che è passata per via mons. Bagnoli, da ieri. Non ho visto pupazzi di neve in giro, nonostante la gran quantità di... materia prima. Sanno fare le statue di neve, i bambini d’oggi?
Tutto chiuso. Era aperto qualche bar ieri, a differenza di stamattina. Edicole chiuse e qualche SUV che arranca.
Gli spazzaneve sgombrano la carreggiata delle strade principali e spostano la neve su quelle secondarie.
Avezzano appare nella sua inutilità. Mi sono chiesto più volte: a che serve, un posto del genere?

1 commento:

  1. Caro Peppe, l'abbondante nevicata di questi giorni ha impedito a molti cittadini l'uso dell'auto e la possibilita' di recarsi ai centri commerciali situati fuori citta'. I negozi e i piccoli market di quartiere che prima erano snobbati dalla maggioranza dei cittadini, si sono rivelati utili e indispensabili perche' raggiungibili a piedi. Forse dopo questa emergenza dovremmo ripensare all'utilita' dei negozi di quartiere e a diventare loro clienti durante tutto l'anno, perche' se chiuderanno a causa della schiacciante concorrenza dei grandi centri commerciali, dove faremo la spesa quando non potremo raggiungere con l'auto i centri commerciali posti fuori citta'?
    Ciro

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