I cambiamenti registrati in
questi tre decenni, quali sono? Ne segnalo giusto un paio. L’espressione
«impatto ambientale» – importata dagli Stati Uniti – è stata codificata
dall’Europa e dopo pochi anni adottata dagli stati membri (337/1985/CEE). Si è
poi approdati all’Autorità di bacino, dopo svariati convegni organizzati da
partiti e associazioni ambientaliste intorno alla metà degli anni Ottanta, sui bacini idrografici – c’entra a pieno
titolo l’idrografia. Tali enti sono stati varati oltre vent’anni fa soprattutto
per porre un freno al degrado e al dissesto del territorio nazionale
(183/1989).
Di là dei risultati
ottenuti, m’interessa segnalare come tale forma di controllo del territorio ha
cambiato la nostra percezione e la nostra narrazione dell’ambiente circostante.
Ci si è accorti – meno del dovuto, secondo me – dell’inadeguatezza del nostro
sistema amministrativo. Nel nostro caso: abbiamo poco a che fare con l’Abruzzo
e la provincia aquilana; il nostro comprensorio dovrebbe essere meno esteso
volendo mantenere il toponimo Marsica. Noi riusciamo anche a vedere e
distinguere meglio i singoli tronchi di tale sistema: valle XYZ non è solo un paio (o più) di gruppi
montuosi che procedono affiancati ma soprattutto un territorio unitario e in equilibrio in cui torrenti e fiumi rappresentano una specie di
spina dorsale. (3/5)
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