sabato 13 giugno 2015

Piazza, bella piazza


Avevo intenzione di scrivere qualcosa sulla Piazza, nelle ultime settimane ma il tempo a disposizione era poco; ieri è apparso questo pezzo sul centro città e voglio aggiungere qualche considerazione:
Ciò che m’indigna maggiormente dagli inizi d’aprile, è la presenza delle giostrine nel catino di piazza Risorgimento e in misura marginale delle bancarelle (abusive e no) nella parte superiore. (Tutto ciò significa che nel 2015 lo spazio pubblico cittadino per eccellenza sarà occupato da privati per almeno sette mesi su dodici).
Tali stazioni di divertimento occupano ormai da settimane una parte rilevante del catino e ne orientano anche l’uso, sottraendolo alla fantasia degli avezzanesi in erba. Il livello inferiore è utilizzato, infatti, dai ragazzi per giocare da soli e con altri (corsa, pallone, pallavolo, skateboard, monopattino, bicicletta, eccetera) e anche per socializzare. Da decenni e non solo da loro. A quell’età non si ha certo bisogno di qualche adulto che proponga che cosa fare per giocare, soprattutto in caso di divertimenti a pagamento. (È il primo contatto che hanno con quel luogo ed è bene che se ne facciano un’idea diversa da quella che gli deriva dal luna park che si para loro dinanzi agli occhi ormai da troppi anni).
Seguo da anni gli articoli di Vittorio Emiliani sulle ondate di nuovi negozi che stravolgono – a suo dire – il volto del centro storico della Capitale (il «divertimentificio»): ci sarebbe da riflettere in tal senso anche da noi.

Nessun commento:

Posta un commento