martedì 18 agosto 2015

M6 +


Le riflessioni precedenti hanno avuto successo in Italia e immagino proprio da queste parti. Aggiungo qualcosa.
I pezzi apparsi nei mass media e riguardanti sia l’isola pedonale sia la categoria dei commercianti – di là del loro contenuto – nascondono qualcosa.
Si può glissare sul fatto che – per esempio – il commercio è divenuto un’attività più rischiosa che in precedenza, all’incirca dal 2000. Andrebbe analizzata però la trasformazione di molti negozi d’abbigliamento in una sorta di empori – come e più di com’erano fino a mezzo secolo fa –, negli ultimi cinque anni. Perché? Soprattutto: perché adesso funzionano meglio?
C’è chi ha continuato a ristrutturare, a modificare i locali: normale amministrazione, ma non sempre. Io però, farei un pensierino su qualche riposizionamento.
Si può assistere a grosse svendite senza entrare nella situazione dell’«outlet temporaneo». (I primi esempi, a L’Aquila – a quattro anni dal terremoto).
Abbiamo dall’anno scorso – sempre al centro – un negozio che vende birra e ciò richiede uno spazio ristretto; esso è affiancato da un altro, da poco e con le stesse caratteristiche. (È un errore ricorrente il distaccare l’attività commerciale da quella delle agenzie immobiliari).
Nel mio libro sui bar d’Avezzano (2008) c’era l’abbozzo dell’attuale situazione (aperitivi, pranzo). Era in realtà cambiato qualcosa perfino durante le tre settimane necessarie per la stampa e la confezione. (Un imprenditore per sé, si muove in modo autonomo – di là delle associazioni, le corporazioni e le congreghe varie; è anche portato ad agire più che a lamentarsi o accusare gli altri per le proprie difficoltà. Ho l’impressione che più di un commerciante del Quadrilatero, non sia in realtà «da centro»).
Ho continuato a vedere commercianti che si recano al lavoro a piedi e altri che invece utilizzano l’automobile, nonostante essi vivano a qualche centinaio di metri.
(Tra le numerose richieste di firma pervenute, ho accettato questa: «No alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato»).

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