Tre persone trascinano i carrelli
(del supermercato) con la spesa fino a casa, in un raggio di duecento metri dal
negozio: è un’abitudine che si sta diffondendo. […] Notato, anche questa volta,
come quelli delle pompe funebri abbiano ripulito le loro bacheche, il primo dei
giorni senza annunci, come se conoscessero in anticipo i giorni in cui non
muore nessuno. […] Uscito presto per vedere la città che si anima; gli spazzini
già al lavoro. Da tanto non vedevo il signore che risistema, ogni mattina, le
assi della panchina dei pensionati sparse in giro dai giovinastri, nella notte
precedente. […] Uscito apposta per rivedere l’accendino che mi aveva colpito
ieri pomeriggio.
Mi ricorda un paio
d’acrilici di Drella degli anni Sessanta*;
è disegnato molto bene, in scioltezza, come se fosse stato tracciato con il
pennello – oltre al volume, è stata aggiunta, persino, l’ombra. Bella mano; un
paio di linee che non si chiudevano, avrebbe aggiunto spessore all’opera. Da
graffitista gentleman, non ha firmato
il suo lavoro. […] Due auto condotte da due donne – le uniche in giro alle 14 –
che fanno un incidente. Loro, tutte e quattro, sotto la pioggia con la massima
calma e dolcezza, in attesa di una pattuglia – anche quella che aveva ragione
da vendere. (La memoria delle mani,
2006)
* Drills 7.88, Water Heater, Storm Door di
Andy Warhol; tutti e tre del 1960.
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