Sono
partito da una lettera che abbiamo ospitato, fatto girare in tanti e del suo rapido
oblio – il periodo in cui è stata diffusa non era dei migliori. Nella diatriba
che ne è seguita tra Gabriele Grande e Crescenzo Presutti – di cui ho trattato
nel post precedente –, ciò che mi ha fatto arrabbiare di più è in realtà una
frase del primo: «Siamo certi che gli abitanti che in quei quartieri devono
vivere sappiano perfettamente valutare l’utilità delle opere fatte». In esso si
riferiva anche alla «costruzione del parcheggio nell’area della Santissima
Trinità». (La chiesa si trova dall’altra parte di via G. Garibaldi, a dire il
vero). Mi sono interessato più volte alla vicenda e posso scrivere per
esperienza personale che tale asfaltatura ha cambiato pochissimo o niente la
vita dei residenti, considerando che da quelle parti ci abitano in pochi;
mancano negozi, uffici e servizi. Eppure in precedenza era stato scritto: «il
parroco, insieme agli abitanti, ha aggiunto la formale richiesta di salvaguardare
l’area liberata dalle baracche, destinandola a parcheggio», Ex casetta sismica, sindaco incontra
residenti e lancia i “Consigli di Quartiere”, in «MarsicaNews» 26 ottobre
2016.
La questione è la mancanza di futuro, di vision – oggi si dice così – da parte dei partiti politici o
delle liste e degli amministratori. È facile immaginare una proposta uguale da
parte di altri avezzanesi residenti in altre zone, mentre in una città con più
di un milione di abitanti avrebbero invece reclamato a gran voce qualche area-cani.
Governare l’esistente è un controsenso perché una città muta incessantemente ed
è perciò più agevole imprimere, suggerire una direzione: è l’occupazione di chi fa politica e di chi amministra; i
parcheggi (le aree-cani) non indirizzano verso nessuna parte sia nelle piccole
città sia nelle metropoli. (In tal caso chi governa ha richiesto un’idea dai
residenti perché si tratta di un’area periferica di «oltre 560 mq»: sarebbe stata tutt’altra musica per il complesso
Corradini-Fermi-Mazzini).
P.S.
M5s ripulisce dai rifiuti abbandonati una zona periferica della città, domani
mattina. È ottima la scelta della zona (via Teramo, via Sant’Andrea, via N.
Paganini, via M. A. Colonna) mentre ci sarebbe da ridire sulla data – a ridosso
delle Amministrative. Vale in ogni modo lo stesso discorso della pulitura della
pineta alle Tre Conche, alla fine del 2015 (CPI): è bene ringraziarli.
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