mercoledì 25 marzo 2015

A Pescara, ieri


La questione PowerCrop sarebbe stata trattata diversamente qualche decennio fa. Se ne sarebbe discusso nelle assemblee di partito – almeno dei tre maggiori – e sindacali; ci sarebbero stati incontri pubblici. Si sarebbe elaborato qualcosa, in ogni modo.
L’ambiente che abbiamo sotto gli occhi è completamente diverso oggi.
I partiti, hanno meno aderenti, si sono «verticalizzati» e la presenza dei lobbisti, è divenuta più ingombrante; i sindacati pensano a difendere il posto di lavoro degli iscritti. Negli ultimi anni abbiamo perciò assistito a contrasti tra lavoratori diversi, nella vicenda PowerCrop. (Controproducente, per la convivenza). Abbiamo notato lavoratori solidali con le politiche della «controparte» e contrapposti ad altri pezzi di società. (Ridicolo). Si è rinchiuso nel mutismo, chi era abituato a discutere o almeno a parlare, o a trattare con il politico di riferimento.
Si è fatta perciò informazione più che confronto: la benzina della democrazia.
P.S.: Parlando di magistratura, non mi riferivo a questo:
(Ci voleva tanto a scrivere roba del genere, anche da queste parti?).

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