La questione PowerCrop
sarebbe stata trattata diversamente qualche decennio fa. Se ne sarebbe discusso
nelle assemblee di partito – almeno dei tre maggiori – e sindacali; ci
sarebbero stati incontri pubblici. Si sarebbe elaborato qualcosa, in ogni modo.
L’ambiente che abbiamo
sotto gli occhi è completamente diverso oggi.
I partiti, hanno meno
aderenti, si sono «verticalizzati» e la presenza dei lobbisti, è divenuta più
ingombrante; i sindacati pensano a difendere il posto di lavoro degli iscritti.
Negli ultimi anni abbiamo perciò assistito a contrasti tra lavoratori diversi,
nella vicenda PowerCrop. (Controproducente, per la convivenza). Abbiamo notato
lavoratori solidali con le politiche della «controparte» e contrapposti ad
altri pezzi di società. (Ridicolo). Si è rinchiuso nel mutismo, chi era
abituato a discutere o almeno a parlare, o a trattare con il politico di
riferimento.
Si è fatta perciò informazione
più che confronto: la benzina della democrazia.
P.S.: Parlando di
magistratura, non mi riferivo a questo:
(Ci voleva tanto a scrivere
roba del genere, anche da queste parti?).
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