(Mi tolgo un sassolino dallo
scarpone). Abbiamo almeno un paio di posizioni, nella vicenda PowerCrop. Mi
piace leggere, ciò che scrivono le persone che hanno un’idea diversa dalla mia
mentre non sopporto la delegittimazione dell’avversario o presunto tale.
Ho letto una settimana fa: «Tornando
al movimento politico dei NO-POWERCROP, ascoltando le opinioni ed i pareri
della gente comune, EMERGE una grande confusione». Lo trovate qua:
Il tentativo di
delegittimare è abbastanza chiaro: è gente che fa politica… (Il frame per quanto datato, funziona ancora).
Il giudizio proviene – tra l’altro – da un uomo delle istituzioni, vice-sindaco...
Trattandosi di materiale
apparso sul Web… usiamo il computer per saperne di più. Chi sono costoro? Andiamo
sul sito del cosiddetto «movimento politico dei NO-POWERCROP». Che cce vo’? (Che ci vuole?). Che cosa
troviamo?
Essi si definiscono: «Cittadini
consapevoli che il consumo del territorio non può continuare all’infinito.
Insieme cerchiamo di tutelare il territorio marsicano da quella che è a tutti
gli effetti una speculazione ai danni dell’economia agricola del Fucino, del
Paesaggio e della salute dei cittadini».
Si trova da queste parti:
Dichiarandolo (loro) di se
stessi, siamo in qualche modo obbligati a credergli: altrimenti è meglio non
averli come interlocutori, non rivolgere loro la parola né starli nemmeno a
sentire.
Io mi pongo una modesta
domanda: che c’entra con la politica, una posizione del genere? E poi. A quale parte
o frammento dello schieramento politico italiano appartiene tale posizione?
(Si può strapazzare un’idea
di quando in quando ma è meglio lasciar stare le persone, sempre).
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