Ho trafficato poco con il
blog perché alle prese con il terzo libro sul terremoto; dovrebbe uscire a
maggio (Nuove cancellazioni). Avrei
ancora qualcosa da dire sulla vicenda PowerCrop ma per restare in tema, vi
mollo – con una scusa – un’anteprima del libr(ett)o.
È uscito questo, dopo aver
archiviato la vicenda – aggiungo il link, così vi rendete conto che i nostri
prodi addetti-stampa (anche i validi giornalisti che pubblicano «senza nemmeno
leggerli», hanno un’idea vaga della toponomastica). Si tratta di un convegno
sui centri commerciali naturali.
Io invece qualche giorno
prima avevo scritto:
«È intatto anche l’ossimoro
«Centro Commerciale Naturale». È stato tentato il suo impiego nelle città storiche
per frenare la chiusura e l’esodo dei piccoli negozi dal centro verso i mall della periferia. (La
mono-funzionalità lega gli ipermercati alle ristrutturazioni pensate per alcuni
centri storici. Il Centro Commerciale Naturale distrugge ugualmente la città
storica). È perciò ridicolo utilizzarlo per un paese che ha nemmeno un secolo
di vita».
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