(Proseguo con il
mangereccio e il bevereccio). Ho consigliato questo pezzo martedì scorso a un
amico che si trova per qualche mese in Belgio, tanto per fargli respirare un
po’ d’aria frizzante di casa:
Ho scoperto in seguito e
per caso che aveva inviato un rigo di commento. È scomparso poco dopo lo
stesso, che così riassumo: è ridicolo sia l’articolo – firmato da Mario
Sbardella –, sia le frasi riportate – di Massimo Verrecchia.
Era uscito anche il
seguente nel frattempo e vale la pena di leggerlo per capire, attraverso il
confronto, la natura del precedente:
Mi è capitato di scrivere
su fatti del genere in precedenza ed è il caso di ripetere che non si tratta di
censura: sono le regole del gioco di chi s’immette nel web. (Oddìo, non è certo
un gesto di cortesia). Andiamo avanti.
Qual è la notizia? Si tratta più di un comunicato-stampa su cui si è
lavorato che di una notizia o di un articolo, come ha ritenuto – in parte – erroneamente
il mio amico. (Qualcun altro chiederà: un comunicato-stampa in apertura e per una giornata?). Alcuni
giornalisti hanno – ormai da anni – il vezzo di «bucare» qualche notizia e di
pubblicare poi tutti i commenti a
essa relativi. (Tutti, per via della par
condicio – che è stata ignorata, nell’occasione). Non è il massimo della
comodità per il lettore assiduo… Una delle principali testate on-line nazionali si presenta così ripartita:
a sinistra le opinioni, al centro i fatti, sul lato destro le rubriche. Ognuno è libero di cliccare
dove meglio crede. A quale delle prime due infilare il pezzo che sto trattando?
Alla prima colonna – quella delle interpretazioni
– anche se vi sono problemi di attribuzione: il blog di chi? (Non è invece firmato
il pezzo su MarsicaLive).
Nel nostro caso, la notizia
poteva essere la mancata riuscita di una
manifestazione per via del maltempo e invece si è riportato dei giudizi sul
sindaco e sull’istituenda isola pedonale. Può anche capitare il pezzo su una
circostanza simile, ma è raro e serve come tappabuchi. (Si racconta ciò che è avvenuto, in genere). L’articolo è
corredato da tre foto che rafforzano la descrizione della piazza deserta – di
sera, d’autunno e in un giorno piovoso a giudicare dal fondo stradale. (Ha
pubblicato una foto diurna di repertorio, MarsicaLive).
Il «termometro» della farmacia ricorda anche la temperatura, a saperci lavorare
di Photoshop. (Potendo interessare. Il 21 settembre è iniziato l’autunno; il 4
ottobre c’è stato l’ultimo quarto: «Correnti da Nord-Ovest portano piogge, freddo
e nebbia in pianura», Frate Indovino dixit.
La stessa pubblicazione prevedeva che la luna di ottobre – il 13 – avrebbe
propiziato un peggioramento delle condizioni climatiche: è andata proprio così,
anche in questo caso).
I commenti rientrano nel frame proposto. (1/2)
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