Sono rimasto in città oggi
– con l’Adsl a singhiozzo –, non vado a concionare contro il governo, ma
pubblico un link sul tema Ombrina
Mare2 – a me ha colpito abbastanza:
Era uscita roba del genere,
dalle nostre parti, tempo fa:
Sono pezzi pensabili da
almeno quarant’anni in realtà, anche se non se ne leggono molti in giro per il
web. Manca la figura dello Stato repressivo o anche opprimente a favore di
un’istituzione che invece mobilita, suggerisce alcuni comportamenti. Una sua
articolazione, nel primo caso, propone addirittura un referendum nazionale sulla
questione delle trivellazioni nel mare Adriatico: democrazia diretta – al netto del quorum da raggiungere.
Perché allora sono ancora
in piedi i comitati NoOmbrina – anche NoPowerCrop – una volta che il consiglio
regionale – quindi gli abruzzesi tutti, in teoria – hanno fatto almeno proprie
le loro richieste? Hanno ancora senso alcune centinaia di attivisti rispetto a
un’intera regione popolata da oltre un milione e 200mila abitanti, come nel
nostro caso? È solo narcisismo, voglia di mettersi in mostra?
Gli articoli linkati lasciano intravedere perché tali
comitati fanno solo bene a proseguire nelle loro rivendicazioni. Una domanda
utile a questo punto è: che fine ha fatto il collateralismo delle associazioni di categoria e dei sindacati, è scomparso
insieme alla cosiddetta Seconda repubblica o è mutato nella forma? (Tralascio
l’argomento del rapporto tra mondo politico, grandi imprese, poteri forti e lobby). Anche: è un vantaggio o uno
svantaggio, un governo centrale dello stesso colore di quello locale?
Un innocente articolo così
principiava: «Torna alla Regione la patata bollente della Powercrop “corredata”
dalle osservazioni dei giudici del Tar Abruzzo che, chiamati a decidere sul
ricorso presentato dalla società contro il no all’autorizzazione unica
ambientale, hanno optato per una strada intermedia, ovvero la “sospensione” del
provvedimento, […] con richiesta di riesaminare le carte sulla base di precise
osservazioni relative alle diverse argomentazioni messe sul tavolo dai contendenti (da una parte l’azienda –
con il sostegno dei sindacati –, dall’altra la Regione e il Comune di Avezzano)
perlopiù favorevoli alla Powercrop»,
M. Sbardella, Powercrop, autorizzazione
da riesaminare per il Tar, in «TerreMarsicane» 30 luglio 2015, sono miei i
grassetti. (La risposta giusta è perciò la seconda).
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