(Variazioni sul tema).
Mentre scrivevo il post precedente, mi sono imbattuto in un comunicato riguardante
il rifacimento di via E. Tarantelli – manto stradale e il marciapiede. È una
buona notizia in ogni modo, perché riguarda la periferia. Passo da quelle parti
sette-otto volte l’anno e mi rendo conto che altre strade son messe peggio:
vabbè... C’è giusto un paio di metri di ciglio da sistemare, nella curva – da
quattro anni e rotti. Chi mi segue, sa che ho già denunciato la pericolosità
della confluenza di tale strada con via E. De Nicola per chi proviene – a piedi
– da via L. Einaudi, per via della pista ciclabile in più. (Che non è una pista ciclabile, bensì un pezzo di strada
colorato di rosso scuro – come quella ufficiale). È il caso di metterci mano,
facendosi aiutare dalla Polizia locale. Si è lamentato qualcun altro? No,
perché da quelle parti ci passano giusto gli jogger, le badanti che devono raggiungere l’ospedale e il
sottoscritto. (Si sposta con macchine buone o SUV, chi fa politica e perciò ha
un’idea piuttosto vaga della città).
La scorsa estate il Comune ha
dato il via a un’«operazione immobiliare» che ha investito la scuola elementare
Collodi e l’area circostante. Tradotto in termini urbanistici: la zona ha perso l’unico servizio e anche
la possibilità di impiantarvene un altro, nuovo. Io sono stato l’unico a
trattarne anche questa volta perché l’opposizione o altro era probabilmente ancora
in vacanza o troppo impegnata in una battuta di caccia (grossa) al comunista: gli
stava bene detta operazione, altrimenti. (Nel senso: Umberto Aimola nella vicenda
Hotel dei Marsi > Residenza dei Marsi “San Bartolomeo”).
Non ho la più pallida idea
di cosa scriveranno nei programmi elettorali i cinque-sei attuali candidati
alla poltrona di sindaco.
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