giovedì 22 dicembre 2011

Red Shark

La riunione del 20 alla Cna è finita, prevedibilmente, senza un accordo o un comunicato congiunto. Troppe erano le divergenze, nel merito e nel metodo, per noi (Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana).
Non si può accettare la cosiddetta crisi del settore, né tanto meno il presunto impatto della grande distribuzione sui negozi senza uno straccio di dato (nazionale, locale). Gli italiani, negli anni Novanta, hanno capito che la loro rete distributiva era arretrata, fragile e costosa. Troppi negozi, per farla breve. Gli ultimi governi hanno fatto poco al riguardo e non ci resta che sperare in Mario Monti. (Il problema è nazionale e va affrontato a tale livello: il resto è mera superstizione).
Ho scritto su MarsicaNews che la crisi del settore è di tipo strutturale e non congiunturale. Aprire al traffico motorizzato la domenica pomeriggio non fa vendere di più: il giorno 11 dicembre era chiuso la maggioranza dei negozi mentre il festivo seguente, era aperta la quasi totalità. (Aprire alle automobili qualche centinaio di metri al centro, ad essere precisi). Ci voleva da parte di molti più lealtà nei confronti del sindaco, della cittadinanza e dei colleghi onesti.
La ristrutturazione del centro è cruciale per comprendere gli ultimi anni di vita amministrativa: è una questione di cubature, di destinazioni, di rendita urbana. Il centro è rimasto intorno a piazza Risorgimento, nonostante gli annunci di quattro amministrazioni; i prezzi non scendono al centro e la periferia non decolla, da decenni. Non si è capito questo ad Avezzano, collettivamente anche se ci si è sbattuto il muso ripetutamente e non è finita qui. (La vicenda Corradini-Fermi è un esempio per tutti).
Il dato più evidente nella situazione avezzanese è che altrove sono gli stessi amministratori, i partiti politici, i sindacati e le associazioni di categoria a spingere per la mobilità sostenibile; gli ambientalisti sono dei partner o dei consulenti periferici, al più. Si tratta di applicare leggi, regolamenti e direttive dello Stato italiano e della Ue più che assecondare i capricci di qualche stravagante. Tali forze sociali - talvolta - cercano di diffondere e far capire alla popolazione le tematiche ambientali mentre da noi, brigano con un popolino addestrato al catastrofismo ed al vittimismo per mettere in mezzo gli ambientalisti. (Le isole pedonali, le Ztl e le piste ciclabili servono a risolvere i problemi legati alla congestione del traffico e non sono vezzi da biciclettomani o da passeggiatori solitari).
Ringrazio, anche a nome di Cmsm, Cna per il momento di confronto: adesso, ognuno per la propria strada. Auguro buon lavoro a chi prosegue con Cna. (Ho espresso in anticipo le mie perplessità personali sulla riunione cui io ho partecipato come delegato, in: www.marsicanews.it/jsps/135/Notizie/211/News/241/Attualita.jsp?dettaglio=17592).

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