Ieri mi è capitato di
scrivere un commento:
Preferisco continuare a
discuterne tra noi, anche se è abbastanza chiaro che l’oggetto è il modo di
fare giornalismo dalle nostre parti, più che le altrui idee sull’eolico.
Non fa notizia o problema,
le decine d’uccelli «affettati» dalle pale eoliche in Italia ogni anno. (Da
anni). È invece una notizia da cronaca nazionale, due grifoni specie: a) protetta,
b) da poco reintrodotta nel gruppo montuoso del Velino, c) la stessa coppia di grossi
uccelli, è morta in modo violento presso Collarmele – Pnr Sirente Velino, dove P
sta per parco.
La questione è perciò: si
può proteggere l’avifauna in determinate zone (anche) dalle pale eoliche (oltre
che dai bracconieri e dagli avvelenatori)?
Si sta dibattendo di
questo, purtroppo altrove ma non dalle nostre parti, a pochi chilometri dal
teatro dell’episodio di cronaca. L’intervista cui mi riferisco, sparge invece
una cortina fumogena intorno a tutto ciò.
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