Tre giorni fa, è uscito: Nuove cancellazioni, lo spettacolo del
Centenario del terremoto. È un libretto di frammenti su come i compaesani,
hanno vissuto i primi tre mesi del 2015.
C’è stata una sorta di
cambio di «formazione» nella produzione rispetto al primo, sul terremoto (Avezzano-Celano-Luco
dei Marsi-Pescina): sono riuscito anche questa volta a unire ciò che qualche
comune si è divertito – almeno lo spero – a dividere.
È in vendita al solito
posto (Vieniviaconme).
Non trattandosi di un
giallo, posso trascrivere con comodo il finale.
«La mattina del 13 gennaio
2015 è stata generalmente “una data del calendario”, come altre. C’è gente che
si è ritrovata – prima delle 8 – in piazza del Risorgimento; un paio a piazza
san Bartolomeo, altri sono tornati nel paese dei nonni. A messa.
Nessuno aveva loro imposto
o consigliato di comportarsi in tal modo. È bene raccontarlo».
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