sabato 12 dicembre 2015

Ravvicinato


Ho ripreso solo un particolare nell’ultimo post, mi è stato rimproverato: allargo l’inquadratura.
Era così affiancato – all’incirca – l’apertura citata della cronaca d’Avezzano, nell’edizione cartacea:
Qual è adesso il risultato? Si può leggere così: se la stessa persona che ha già bocciato il «Ponte del cielo» a Pescara e la ristrutturazione della Casa del pellegrino a Manoppello (PE) farà saltare il progetto di restyling di piazza Risorgimento ad Avezzano, vorrà dire che anche la Soprintendenza non vuole… l’isola pedonale. È così, come se una tale figura avesse tra i suoi interessi istituzionali menate del genere. Si è schierata contro l’uomo politico più potente d’Abruzzo: immaginarsi nel caso di un paese di 42mila abitanti – in aggiunta patanari… [patana = patata, Kartoffel, pomme de terre, patata, potato]
La notizia – non freschissima per quanto ho rilevato ieri – salva se stessa in corner in tal modo: «A questo punto, però, non resta che aspettare […] con la speranza che l’elegante “Signora dei no”, […] stavolta sorprenda tutti con un secco “sì”».
(Sorprenderà al più, gli spiriti semplici – per quanto numerosi – che si aggirano in queste contrade. È bene ricordare che dirigenti del genere spiegano per iscritto i motivi di un loro diniego. Non un tweet, ovviamente né un commento a un post firmato con un soprannome).

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