Mi ha fatto ripensare al
fortunato post sulla manifestazione a L’Aquila, la vicenda del ritorno al
doppio senso di circolazione lungo via Roma. Soprattutto il secondo:
Ho avuto la sensazione di
trovarmi davanti a un minestrone. L’età
mi faceva ricordare che X era un
vecchio democristiano, Y un comunista
e Z un fascistone aquilano dell’ultima
ora: un quarantenne sarebbe capace di disquisire in tal modo? Si trattava di
gente della stessa pasta che – in ogni modo – teneva alla propria città oltre
che al proprio tornaconto.
Associo invece la nostra
classe politica alla marmellata. Non
bastano trenta o quarant’anni di politica per omogeneizzare una persona
all’ambiente, nel capoluogo di regione mentre si entra già modificati e
smaliziati da noi. Entri con il gruzzolo di voti che riesci a racimolare e che
provi ad accrescere in occasione delle elezioni. Puntando in alto, ci si abitua
ben presto a disinteressarsi delle cose locali.
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