G) C’è
qualcosa che ho dimenticato di trattare durante l’anno.
La prima è la
chiusura del giardino dietro al Comune, lungo via XX Settembre – dopo tanta
pubblicità per la sua apertura al pubblico, l’anno passato. La seconda è una
bonifica che ha fatto scomparire un pezzo di zona umida tra Avezzano e Celano –
località Paludi, ovviamente. La terza è la novità della doppia presentazione dello stesso libro in tempi ravvicinati in
questo sputo di città: l’unico sistema per vendere. Ho glissato sulla morte di Morando
Morandini; ho un buon ricordo di lui per la sua disponibilità a discutere con
gente che aveva meno della metà dei suoi anni e una vita davanti. L’ultima è
riassumibile nella domanda: negozio di birra o birreria?
h) Agli
inizi di maggio ho letto in ospedale un avviso riguardante i ricoveri: non ci
avevo mai fatto caso o l’hanno appeso dopo febbraio 2014. Bisogna essere
accompagnato da un familiare, quando
si entra da quelle per un intervento chirurgico. Ho ridacchiato tra me e me, inserendolo
nel frame «famiglia», circolante negli
ultimi anni nella nostra Italietta abbastanza provinciale. (È da tenere a
mente, nel caso contemporaneo di un’operazione inaspettata e di un soprassalto senile
di froceria).
i) Mi
ha preso una strana gioia nel veder scritto «Piazzolla» con due elle, in una
locandina.
A proposito di musica, è
approdato anche da noi Klaus-Peter Diehl. (Ne avevo letto qualcosa due-tre anni fa). L’ho
riconosciuto da lontano e ho indugiato un po’ per vedere come lo trattavano i
miei compaesani, evitando di passare dove si era fermato – edicola di piazza
Risorgimento. L’hanno preso per un vecchio vagabondo travestito da orchestrale per
via del «battichiappe» che si divertiva a suonicchiare in giro; non ha aiutato
né il suo portamento né tanto meno la qualità
dell’esecuzione o le sonorità che lui produceva. (Perle ai porci, al solito). Non
gli ho mollato nemmeno un centesimo ma me ne sono reso conto solo dopo – era
sparito, quando sono ripassato. (Gli è stato sottratto il suo prezioso –
letteralmente – flauto, una ventina di giorni fa). (2/3)
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