Tra meno di un mese si
andrà a votare per il referendum cosiddetto sulle trivelle. Io, mi recherò al
seggio ovviamente, e non è difficile immaginare dove segnerò una croce. La mia
presenza non sarà sufficiente a raggiungere il quorum.
Riprendo in pubblico un
ragionamento che ho fatto con altri, in privato e a suo tempo.
Era il caso secondo me, di
accumulare una serie di sconfitte locali più che una mazzata a livello
nazionale sulle associazioni ambientaliste, tutte. (Di là degli sversamenti
d’inquinanti nell’ambiente passati, presenti, futuri – pochi, tanti, così-così.
I presidenti di Regione faranno la loro figura, in ogni modo). Era meglio
soprattutto vincere o perdere da soli che mal accompagnati. (Mi perdoni, chi mi
segue dall’estero).
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