giovedì 3 marzo 2016

Oublier

Riparto dalla consultazione che si sta svolgendo in questi giorni. Qualcuno obietterà: su che cosa? Non si è capito, in realtà. Nessuno delle persone che mi seguono si è preso la briga di raggiungere il portale del comune e cominciare a postare informazioni o pareri.
L’Amministrazione comunale è partita da «isola pedonale», è poi passata a «restyling del centro», ha tirato diritto per la «viabilità» o forse la «mobilità sostenibile» per giungere – almeno per ora a: «sicurezza stradale». Si tratta di «canguro» o di «scatole cinesi»? La seconda più che la prima poiché è preminente l’interesse a nascondere per evitare. (L’isola pedonale, ovviamente).
Non solo. Il target di tale azione è costituito prevalentemente da adolescenti, per ciò che io ho letto e compreso. Per avere un’idea decente di città è bene aspettare che un cittadino frequenti anche le altre: ciò avviene normalmente tra i venti e i trent’anni. (Sperando che al giovane avezzanese non salti in mente di cambiare aria, come succede). La cosiddetta mobilità sostenibile è questione da amministratori, perché solo loro possono decidere se e come ridurre, scoraggiare il traffico motorizzato e privato. (È all’incirca questo il problema). La faccenda della sicurezza stradale riguarda ancora gli amministratori locali e gli ultra-diciottenni se patentati: due pedoni che si scontrano non si fanno male.

Sorge spontanea – a proposito della consultazione – una domanda: cui prodest? (L’altra più cattivella è: che c’entrano le autoscuole con tali questioni? Non fa più testo: il piano di restyling in piazza Risorgimento?).

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