martedì 12 marzo 2019

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Qualcosa sulla panchina rossa in largo M. Pomilio? (Sono stato un po’ lontano dalla cronaca locale e dal computer, in questo periodo).
Parto con qualcosa successo a una dozzina di chilometri da noi. È stata proposta anche a Celano l’installazione «Mani che affogano». Il sindaco Settimio Santilli l’ha fatta rimuovere in brevissimo tempo: «Ho provveduto a rimuovere personalmente quanto non autorizzato secondo vigente normativa» – MarsicaLive e Marsicanews, 10 marzo 2019. (Apro una doverosa parentesi. Trovo irrituale che un’installazione spieghi se stessa e la prenda con una persona – l’attuale ministro dell’Interno. Ho da ridire anche sui flash mob degli ultimi anni, da quando se n’è appropriata la politica – ma non solo –, snaturandoli) Ecco, scrivo con tranquillità che hanno entrambi (installatori, sindaco) svolto il proprio mestiere. («Mani che affogano» è stata un’iniziativa presa anche dal Comune a Luco dei Marsi ma senza fronzoli).
È andata diversamente ad Avezzano. A nessuna o nessuno è saltato in mente di colorare di rosso – senza permesso, con vernice e pennello, soprattutto niente clamore – una panchina: ha pensato a tutto l’Amministrazione comunale. (Si tratta, secondo me, di un’operazione da intraprendere casomai dopo un fatto di cronaca o una sentenza di tribunale – una passata di vernice, non un omicidio né un sequestro di persona o tantomeno una rapina a mano armata). Lo stesso oggetto d’arredo urbano non è costato nemmeno un centesimo alle nostre casse comunali, perché «donata alla città dalla famiglia Sestini». (N. Simonelli, Panchina rossa su Corso della Libertà, anche Avezzano ha il suo simbolo della lotta alla violenza sulle donne, in «MarsicaLive» 8 marzo 2019. Dice qualcosa di simile la targhetta che vi è stata apposta.)
Criticare l’amministrazione De Angelis, nel nostro caso, è perciò come sparare sulla Croce Rossa. (Teniamoci pure la nostra panchina contro la violenza sulle donne). È costellata da episodi del genere la vita amministrativa degli ultimi venti mesi: è facile «aggiornare» una città che è rimasta tanto (ma tanto) indietro.

P.S. venerdì si terrà il Global Strike For Future: come si comporteranno gli studenti avezzanesi?

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