giovedì 7 marzo 2019

Solaris (PCO)

Riprendo la vicenda Urban Center. Nelle grosse città, una simile iniziativa è sorretta in buona parte dal dibattito che già c’è sul luogo dove si vive. Si parla di città nei partiti – uno o due per carità –, nelle associazioni e nei gruppi spontanei di quartiere. Le città sono analizzate con cura anche dove esiste una facoltà d’architettura – talvolta anche d’ingegneria. Succede anche che è chiamata gente da fuori per contribuire al dibattito locale. In Italia, il posto dove più si discute è Milano eppure essa è più piccola di Napoli e ha meno della metà degli abitanti di Roma.

È diverso da noi perché né partiti, sindacati o associazioni di categoria trattano di questioni riguardanti la città. Più che discutere, ad Avezzano ci si lamenta, si rivendica, si lanciano dei diktat, in mancanza di una qual si vuole linea politica. È anche difficile trovare i protagonisti di una discussione perché lo sfascio della città, non si deve solo a una classe politica da operetta – come vuole una narrazione recente – ma anche a chi si è fatto beffe delle leggi e dei regolamenti. E sono tanti.

Nessun commento:

Posta un commento