Qualcuno
ricorda malamente la mia indole ribelle dopo gli ultimi tre post all’insegna
del Count me out. Tutto deriva probabilmente
dal mio essere «fuori moda» e perciò possedere, mantenere in qualche maniera un
punto di vista. (Ne scrivo nuovamente).
Un tempo,
dentro un qualsiasi partito politico, vi era chi voleva fare l’amministratore e
chi, carriera politica dentro lo stesso. (Glielo consigliavano più che altro).
È bene ricordare, che scalare i vertici di un partito procurava più prestigio che
non amministrare in qualche parte e addirittura, guadagnare di più. Poteva
succedere che chi si trovava al vertice di un partito (locale, nazionale),
finisse anche in una qualche assemblea elettiva. Da alcuni decenni, dovuta alla
crisi dei partiti tradizionali, carriera politica e amministrativa formano qualcosa
d’indistricabile. Quando parla un esponente di un partito o una lista è perciò sempre
presente il rischio della strumentalizzazione. È difficile ma non impossibile,
stabilire se l’intervento del consigliere comunale X a proposito dell’appalto della nettezza urbana o dell’azienda dei
trasporti punti al côté amministrativo della vicenda o sia un
comune attacco politico – legittimo,
per carità. Oggi, la politica – anche quella prodotta da chi è fuori dal giro –,
è giocata essenzialmente su questa commistione. È però anche vero che un’idea,
un progetto va saggiato alla prova dei fatti. Ho raccontato in fondo come sono
andate le cose da noi, riguardo alla costruzione
della città, almeno nell’ultimo secolo. Una storia che ha generalmente coinvolto
un’ampia maggioranza della popolazione, migliaia di persone. Ha avuto un
seguito e un immenso – dicunt – pubblico
il pezzo che sto ancora trattando, ma quegli scritti sono destinati a rimanere
nelle pagine web: Avezzano conserverà ben poco di ciò che ci circonda, tra cent’anni.
(Mi ha consolato il silenzio del locale Archeoclub, in questo frangente).
Tanto di
cappello, perciò, a Roger Waters (ex Pink Floyd) che è intervenuto con un video
sull’ingarbugliata situazione nel Venezuela. (Di là del merito, ça va sans dire).
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