mercoledì 3 luglio 2019

Fuori sacco

Interrompo questo periodo di riposo dal blog tanto per sfogarmi. Mi è capitato di raccontare in giro ad amici e conoscenti la situazione del cosiddetto Parco delle Rimembranze, nell’ultima settimana. Erano abbastanza arrabbiati e disinformati loro, circa quella vicenda. (Non ho fatto altro che ripetere, alla fine: «Che […] vi leggete?»).
La storia recente ci racconta un momento di degrado, da almeno tre anni fa. Vi è poi stata una perizia che ha stabilito il pessimo stato di salute di quegli alberi – un qualsiasi sindaco avrebbe deciso di buttarli giù. La fase di piantumazione e di restauro è stata interrotta dalla crisi che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale. È questa, l’ultima notizia in merito: Grido d’allarme dell’ex assessore Presutti: Avezzano è ferma, centinaia di alberi rischiano di morire, in «MarsicaLive» 26 giugno 2019. (Il titolo è fuorviante perché nel pezzo, Presutti parla di «53 alberi», vabbè).
(Ne scrivo un’altra). I padroni dei cani, nel frattempo, hanno ripreso possesso di piazza A. Torlonia e lasciano talvolta scorrazzare le loro bestie senza guinzaglio; loro fanno anche finta di non vedere quando i cosiddetti amici a quattro zampe cacano sul prato o pisciano sulle siepi di bosso. (Quando non vi sono né la polizia locale né le guardie eco-zoofile, of course). La presi male, sul blog, quando De Angelis fece marcia indietro sul divieto alla circolazione dei cani in quel posto: conosco bene gli avezzanesi.

Ci si risente tra una decina di giorni.

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