Già, il
lato politico-amministrativo. Il restyling
della parte alta di piazza Risorgimento è stato un successo, un fiasco,
così-così? Il numero dei suoi frequentatori è cresciuto di pochissimo nella
nuova configurazione. Io me ne sono accorto dopo cena: vi è più gente rispetto
a prima, più bambini in particolare – vi è più spazio per scorrazzare in
bicicletta.
È sempre
una scommessa, una nuova sistemazione. Può succedere che la piazza «firmata»
registri un insuccesso, a differenza della nostra – progettata da uno dei tanti
–, che finora è andata bene. In una simile situazione, il politico medio
dovrebbe tenere conto di tutto ciò anziché trincerarsi dietro agli interessi di
bottega. Dovrebbe valorizzare il risultato
ottenuto, anche se non si sa bene da chi: dal progettista, dalla gente, dagli amministratori
locali, dall’impresa costruttrice, da tutti quanti insieme. Vedremo.
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