sabato 27 luglio 2019

Questioni di livelli, di funzioni

Ho scritto più volte delle pietre che rialzarono un tratto di via C. Corradini, anche su carta (CAS 5, 2009). Facevamo una non bella figura – secondo me – a far passarci sopra le automobili, considerando che il rialzo raggiungeva la quota del marciapiede; nemmeno era quello il fondo ideale per il transito dei mezzi motorizzati.
Si è nuovamente proposta la questione in maniera più evidente con il restyling di piazza Risorgimento. Il progetto attuato è chiaramente unitario, le due parti che occupano (abbondantemente) gli incroci hanno perfino un intento storico-artistico, rappresentando la stessa chimera. Quel posto lì significa zona pedonale in Occidente, dal Settecento. (Mi hanno insegnato a separare nettamente – in fase progettuale – la carreggiata dal marciapiede, il flusso veicolare da quello pedonale, all’università).

Spero che sia risparmiata agli avezzanesi la figura degli arricchiti di recente – se non quella dei cafoni rivestiti –, riaprendo quegli incroci.

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