M’è capitato di scrivere
due commenti in margine a un comunicato uscito il 29 ottobre e apparso nella
Marsica lo scorso 13 novembre; lo linko per comodità:
«Tu, che cosa ne pensi
veramente?».
Franco Zunino (AIW) confuta
non una proposta di legge (o una legge tout
court), non una delibera, non una circolare, non una raccomandazione, non
un’ordinanza di un sindaco o un regolamento condominiale bensì un’interrogazione parlamentare:
«Interrogazione a risposta scritta sulla morte di un esemplare di Orso Bruno
Marsicano a Villalago». Poiché manca nel suddetto comunicato – io ne ignoro il
motivo –, l’autore della stessa interrogazione, io ricordo agli internauti che il
suo nome è Gianni Melilla. Un’interrogazione su un argomento particolarmente
misconosciuto in Parlamento, presentata da un membro della minoranza (Sel),
che cosa produce prevedibilmente? Zero.
È invece strumentale tirare
in ballo altri soggetti che non hanno a che fare né con la vicenda della (poco felice,
a mio parere) interrogazione, né con il parlamentare abruzzese. Ho inviato un
paio di commenti a TM perché mi sono
sentito usato. Non è la prima volta che resto sconcertato dai comunicati di detta
associazione. Ho già pubblicato questo; ero un po’ alterato:
È bene anche soffermarsi
sull’invito: «piuttosto che gli studiosi e gli ambientalisti
sarebbe bene che sentisse il popolo della Marsica; e non quello politicizzato,
ma quello più proletario e rurale, quello più vicino al mondo dell’orso».
Esternazioni simili a quelle del comunicato vanno indirizzate al
Miur più che a una testata on-line,
per di più locale. (Può essere affidata alla sora Lella – quella del chiosco di grattachecche davanti San Carlino – la lectio magistralis al convegno d’architettura: Francesco Borromini e il Barocco a Roma, ecc.). Non solo. Coerenza
esigeva che dopo aver reso pubbliche cose del genere, il primo atto da compiere
era sciogliere l’Associazione Italiana per la Wilderness. È invece necessaria –
oltre alla scarsa coerenza – anche una cospicua dotazione di sprezzo del
ridicolo, per aggiungere in calce a una considerazione simile, dopo il proprio nome
e cognome: «già primo studioso sul campo dell’Orso marsicano».
È abbastanza deprimente, la svolta
populista impressa all’associazione in questione. (Io me ne sono già fatto una
ragione, ad agosto).
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