sabato 16 novembre 2013

Passerelle autunnali


M’è capitato di scrivere due commenti in margine a un comunicato uscito il 29 ottobre e apparso nella Marsica lo scorso 13 novembre; lo linko per comodità:
«Tu, che cosa ne pensi veramente?».
Franco Zunino (AIW) confuta non una proposta di legge (o una legge tout court), non una delibera, non una circolare, non una raccomandazione, non un’ordinanza di un sindaco o un regolamento condominiale bensì un’interrogazione parlamentare: «Interrogazione a risposta scritta sulla morte di un esemplare di Orso Bruno Marsicano a Villalago». Poiché manca nel suddetto comunicato – io ne ignoro il motivo –, l’autore della stessa interrogazione, io ricordo agli internauti che il suo nome è Gianni Melilla. Un’interrogazione su un argomento particolarmente misconosciuto in Parlamento, presentata da un membro della minoranza (Sel), che cosa produce prevedibilmente? Zero.
È invece strumentale tirare in ballo altri soggetti che non hanno a che fare né con la vicenda della (poco felice, a mio parere) interrogazione, né con il parlamentare abruzzese. Ho inviato un paio di commenti a TM perché mi sono sentito usato. Non è la prima volta che resto sconcertato dai comunicati di detta associazione. Ho già pubblicato questo; ero un po’ alterato:
È bene anche soffermarsi sull’invito: «piuttosto che gli studiosi e gli ambientalisti sarebbe bene che sentisse il popolo della Marsica; e non quello politicizzato, ma quello più proletario e rurale, quello più vicino al mondo dell’orso».
Esternazioni simili a quelle del comunicato vanno indirizzate al Miur più che a una testata on-line, per di più locale. (Può essere affidata alla sora Lella – quella del chiosco di grattachecche davanti San Carlino – la lectio magistralis al convegno d’architettura: Francesco Borromini e il Barocco a Roma, ecc.). Non solo. Coerenza esigeva che dopo aver reso pubbliche cose del genere, il primo atto da compiere era sciogliere l’Associazione Italiana per la Wilderness. È invece necessaria – oltre alla scarsa coerenza – anche una cospicua dotazione di sprezzo del ridicolo, per aggiungere in calce a una considerazione simile, dopo il proprio nome e cognome: «già primo studioso sul campo dell’Orso marsicano».
È abbastanza deprimente, la svolta populista impressa all’associazione in questione. (Io me ne sono già fatto una ragione, ad agosto).

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