Alle Amministrative in
Sicilia si è notata una notevole riduzione dei simboli di partito, anche
all’interno delle alleanze elettorali; noi siamo andati a ruota. Non è solo
nostalgia la mia, quella per il partito che terminava per i (Ci, Cpi, Fdi, Fi,
Msi, Pci, Pdium, Psdi, Psi, Psiup, Ri – un paio); esso, dava l’idea di una casa
comune: l’Italia. La variante della lista civica tra l’altro, fa immaginare una
maggior cura, attenzione al luogo in cui si vive; vi è la massima precisione
nel reclamare l’asfalto sul marciapiede lungo via X, tra piazza Y e largo Z, anziché parlare genericamente di
risanamento. Dobbiamo fidarci quando Leonardo Casciere afferma: «dentro le mie
liste c’è gente “politicamente incensurata”», in «AvezzanoInforma» 15 novembre
2016. (La purezza non è uno strumento, né un valore per il sottoscritto). È poi
spuntata l’invenzione: «lista civica di chiara ispirazione di centro destra» (©
Claudio Tonelli), in M. Tirabassi, Salvezza
tribunale, potenziamento università e far riaprire i negozi del centro.
Verrecchia, Mazzocchi e Tonelli ai cittadini: “Aiutateci a far cambiare il
vento in questa città”, in «TerreMarsicane» 18 febbraio 2017. Qui siamo alla
neo-lingua mentre il prossimo è una sua applicazione: «la coalizione di De
Angelis intorno alla quale si muoverebbero già 8 liste civiche espressione di
vari gruppi politici e non», in Elezioni,
Forza Italia sempre più vicina a De Angelis. Si allarga la coalizione di
Avezzano Rinasce, in «MarsicaLive» 20 febbraio 2017.
Ricordo di aver sbroccato,
nel leggere dello scioglimento di Ncd e la presentazione in una lista (Avezzano
Popolare) – di concorrere perciò, a un’alleanza elettorale civica. (Il 18 marzo
2017 ha cambiato denominazione il partito nazionale). Li considero quattro
gatti e soprattutto dei bigotti, ma non dimentico che essi provengono dalla
storia ragguardevole di un partito (Democrazia cristiana) protagonista nella
ricostruzione dopo il secondo conflitto mondiale e nell’industrializzazione
dell’Italia. È stata eliminata una storia decennale, una cultura di governo –
di là di Tangentopoli che ha ridotto quel partito in pezzi – ed è stata
sostituita con poco o niente. (A livello nazionale Ncd governava insieme al Pd
e negli ultimi anni non ha mai spiegato pubblicamente la «contraddizione» della
situazione locale).
Aggiungo che il partito di
Berlusconi, protagonista della vita nazionale per almeno tre lustri, è arrivato
tardi a schierarsi come anche all’Aquila, non presentando il simbolo ma assumendo
le sembianze di una lista civica – al servizio di un candidato civico. Il primo
intervento sulla città di tale lista è stato dedicato niente meno che… ai cani (Forza Avezzano interviene sulla situazione
del randagismo ad Avezzano, in «TerreMarsicane» 29 aprile 2017).
Concordo con questo
pensiero di tipo politico: «La specificità di Avezzano, spiega Pagano, è dovuta
anche all’assenza di “chiari schieramenti di centrodestra e centrosinistra” che
caratterizzano il quadro come “una situazione non consueta”», in M. Signori, Elezioni Avezzano; Forza Italia senza lista
in ordine sparso a sostegno di De Angelis, in «AbruzzoWeb» 11 marzo 2017. (Nazario
Pagano è l’attuale coordinatore regionale di Forza Italia). (3/22)
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