Per non parlare del dopolavorista
medio, fatto diventare un attore, poeta, pittore, storico – è di gran moda –,
romanziere – anche se solo in questi cento kmq. Dovrà saldare il suo conto alla
fine: quale occasione migliore delle Amministrative? Si sdebiterà con qualcuno
del pubblico, il tecnico del suono, un vigile del fuoco, il custode o con l’anfitrione?
Dice niente che una manifestazione, uno spettacolino micragnoso abbia avuto,
anche durante le precedenti Amministrazioni, uno spazio pubblico eccessivo per
la sua qualità? (Aveva previsto agevolmente U. Eco buonanima nell’immaginare, una
quindicina d’anni fa: «un mondo dove il bene primario […] sarà la visibilità»).
Un comunicato di Massimo De
Luca (Magia del Fare) del 17 febbraio
2017, fa rifletterci anche su qualche fiera e manifestazione di massa che
scompare improvvisamente dopo una o due edizioni, nonostante il riscontro
positivo. «l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria hanno
inteso cancellare un evento già consolidato da anni e pieno di successi, per
appoggiarne un altro creato “ad hoc” per usi politici/personali». (Il senso è:
può succedere che lo stesso evento sia proposto nell’anno successivo sotto un
altro nome e un diverso organizzatore). Era perciò il caso di delegittimare, sparare
a zero – da parte di chi fa politica
– su qualche iniziativa di tipo ricreativo o culturale all’inizio di tale ondata e non con un’associazione ormai consolidata, con – ripeto – migliaia
d’iscritti più che ricoprire talvolta il ruolo del pubblico in qualche
occasione. In alternativa, vincere le Amministrative e poi mettere a dieta
quanti si è avuti contro, in un modo o in un altro – non sarebbe una novità. Negli
ultimi anni è stato ricavato del nuovo spazio utile per coltivare il
clientelismo e gli spazi – si sa – possono essere occupati, perduti,
riconquistati. Fa bene Roberta Galeotti – un qualsiasi pubblico amministratore
– a ricordare il galateo politico e le leggi, ma un politico che se ne fa di questi argomenti a ridosso delle elezioni?
Vi è stata però la possibilità di capire più di una stranezza nella vita
culturale avezzanese degli ultimi anni. (Risalendo il corso degli avvenimenti).
Il secondo aveva già parlato di «spese clientelari e folli
dell’Amministrazione», in L. Salucci, Barbonetti:
«Sospettiamo che il Comune di Avezzano sia ad un passo dal crack finanziario.
Pronti a ricorrere alla magistratura, in «AvezzanoInforma» 18 novembre
2016. «Folli», non significa nulla nel nostro caso, mentre il termine «clientelari»
a quale particolare circostanza era riferito? C’è chi aveva già parlato di:
«mille spese inutili e clientelari dei bilanci regionale e comunale», in L.S., Nuovo gruppo di lavoro per il Tribunale di
Avezzano, in «IlCapoluogo» 31 dicembre 2016. Qualcuno mi fece notare – rammentando
a me –, il criterio (bipartisan) adottato per scegliere gli scrutatori, nel
referendum cosiddetto delle trivelle. Mi sono poi imbattuto nel brano, «tutte
le persone sono state indicate attraverso conoscenze o amicizie», in R.
Raschiatore, Avezzano, scrutatori: in 152
scelti dai politici, in «IlCentro» 19 novembre 2016. Cadono in realtà entrambi
dal pero Chichiarelli e Barbonetti, dopo M. Tirabassi, Nomina Tudico, Casciere attacca: Ecco sistemato un altro figlio, in
«TerreMarsicane» 4 dicembre 2016; in esso è riprodotto un pezzo pubblicato su
Facebook dal nostro primo candidato sindaco a proposito di una nomina al Patto
territoriale e perché ripreso da una testata giornalistica, di dominio pubblico. (È bene ricordare come
nessuno dei restanti, numerosi avversari del sindaco ne abbia approfittato –
come immaginabile). Porgo in proposito i miei complimenti a Leonardo Casciere,
per l’espressione: «il figlio del cognato del consuocero del capo
dell’amministrazione». Lo stesso avvocato aveva anche dichiarato: «abbiamo
visto solo assunzioni temporanee degli amici degli amici», in L. Salucci, Primavera di voto ad Avezzano? Adesso parlo
io!, in «AvezzanoInforma» 15 novembre 2016; Casciere aveva anche ironicamente
apprezzato del nostro sindaco: «il talento nel garantire incarichi e ricompense
a persone “vicine”», in Avezzano.
Intervista all’avv. Leonardo Casciere, in «IlFaro24» 6 febbraio 2017. Chichiarelli
e Barbonetti in compenso hanno ottenuto un piccolo risultato: «Il Direttivo
della Proloco non si candida», in L.F.S., Verso
le elezioni. Associazioni nel mirino, Tudico: Con questa idea della politica a
casa ci stiano loro”, in «MarsicaNews» 18 febbraio 2017. (7/22)
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