Si è pensato anche alla
Capitale per via della presentazione di un candidato sindaco debole o in
ritardo per paura di vincere le elezioni e ritrovarsi a gestire una situazione
difficile. Esprime una cosa diversa, la locuzione «candidato forte» da noi, a
differenza che so io, di Milano, Vienna, Berlino. È un candidato forte il
personaggio che dispone molte liste d’appoggio e perciò un buon numero di
collettori di voti; c’entra poco o niente la sua capacità amministrativa o il
suo acume politico. M’interessa per ora soprattutto la categoria
auto-ferro-tranviaria del ritardo. Per uno della mia età, c’era un ordine non
scritto ma stabilito dalla consuetudine per la presentazione dei candidati e
delle liste. Nel caso di Avezzano: doveva farsi avanti lo schieramento dell’opposizione
(centro-destra) che aveva espresso un sindaco nelle due legislature precedenti,
poi il partito più votato (M5s) anche se non presente in consiglio comunale, infine
tutti gli altri – preceduti da chi è al governo della città. Non è andata così,
anzi.
Il sindaco ha tenuto a
ripetere per cinque anni di essere un tecnico
perciò super partes e noi siamo
costretti a credergli, ma è almeno irrituale la sua auto-candidatura – sarebbe
bastato che glielo chiedesse la lista del suo schieramento che aveva racimolato
meno voti alle elezioni o una nuova di zecca. (Sono gli altri che acclamano i
salvatori della patria). Qualcuna in proposito scriveva carinerie del genere:
«il PD di Avezzano, ridotto al retrobottega della premiata ditta [Di
Pangrazio]», in R. Galeotti, Non solo
referendum: ad Avezzano il No è al governo, in «IlCapoluogo» 5 dicembre 2016; c’è chi ha raccontato che: «Non
c’è stato infatti il [dibattito] ma solo una presa d’atto che verrà sostenuta
la coalizione guidata da Gianni Di Pangrazio», in Elezioni, il Pd si riunisce e conferma l’appoggio al sindaco Di
Pangrazio. Sulle liste niente confronto interno, in «MarsicaLive» 11
febbraio 2017. Anche questa: «l’aspetto importante, ed insolito, del processo
all’attuale sindaco di Avezzano è rappresentato dal fatto che proprio perché
nessuno può sapere quale sarà l’esito della vicenda giudiziaria in corso,
appare quantomeno insolita la decisione comunicata nei giorni scorsi da
Giovanni Ceglie del Partito Democratico e da Lino Cipolloni dell’UDC di
appoggiare la candidatura di Gianni Di Pangrazio», in Processo al sindaco Gianni Di Pangrazio, nuovo rinvio, in
«AvezzanoInforma» 16 febbraio 2017. (8/22)
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