La nostra campagna
elettorale ha ripreso un elemento da quella del capoluogo regionale. Il
personaggio che vuole candidarsi fonda (fa fondare a gente fidata)
un’associazione (culturale, politica, politico-culturale); poi la stessa chiede
all’ispiratore di presentarsi alle elezioni come sindaco. (Si raggiunge
l’apoteosi quando lo stesso ispiratore chiede a sua volta alle persone che ha
riunito: «una settimana di riflessione». È andata proprio così, da noi – non
faccio nomi, per carità). La stessa associazione in seguito fornirà i nomi per una
o più liste. Un esempio: La voce delle idee (associazione) > Avezzano
Giovane (lista elettorale) > Di Pangrazio (candidato sindaco).
Che cos’è in generale,
un’associazione? È un gruppo di persone (ristretto, così-così, ampio) che si
riunisce per meglio seguire un interesse (cultura, sport, tempo libero,
eccetera), qualcosa di aperto che tende a crescere nel tempo mentre quelle di
cui tratto, conta numerosi «iscritti», è leggermente chiusa all’esterno e ha
vita breve quando non brevissima. (Altro che: «siamo aperti al confronto»). Che
attività svolgono nei quattro, cinque mesi della loro vita? Se ne sa qualcosa,
ma il giorno seguente e si tratta in genere di una cenetta al ristorante o in
pizzeria. (Andrà allo stesso modo anche in questa tornata elettorale?). Elenco intanto
le attività dell’associazione Progetto Leonardo Casciere – la più prolifica in
tal senso: raccolta fondi a favore del Centro Antiviolenza (Cri), corso-base di
lingua araba, A cena col teatro… per
Amatrice, corso di autodifesa (gratuito) per donne, ospitalità nei propri
locali di Enci (Ente nazionale cinofilia italiana) provinciale. A differenza di
quelle del capoluogo, le nostre associazioni si sono mosse abbastanza.
La novità vera o presunta dovrebbe
essere costituita dall’Associazione città territorio: «pungolo non solo per la
futura amministrazione della città ma anche per le altre amministrazioni del territorio» – è mio il grassetto,
in L’associazione città-territorio scende
in campo, sarà da pungolo per le amministrazioni, in «MarsicaLive» 5 marzo
2017. La vedo dura da parte di chi vive da noi seguire – stando fuori dalla politica, altrimenti che
associazione è? –, le vicende degli altri trentasei
comuni dell’hinterland, anche solo i più popolosi (Celano, Tagliacozzo, Pescina).
È forse un modo diplomatico di preparare il terreno per la campagna elettorale locale
vera e propria? (5/22)
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