«Non
mancava qualcosa?». Nel senso: negli ultimi due post. Io ho voluto scrivere più
che altro sul tema del comunicato in questione (castrazione chimica); posso adesso
imbroccare qualcosa anche sullo strascico, sulla coda polemica seguita alla
famosa (?) querela. Un’associazione, un sindacato e un paio di partiti (Anpi,
Articolo 1-Mdp, Cgil, Pd) hanno espresso la loro solidarietà ad Aldo Antonelli.
Come ho
interpretato quella vicenda? Il
cosiddetto estremo difensore di una squadra di calcio passa – involontariamente
inavvertitamente – la palla a un avversario. Domanda: che cosa può succedere? Non
è poi così banale scrivere che il gioco passa in mano al nuovo possessore di
palla; egli può decidere di calciare immediatamente in rete, passarla a un
altro attaccante o restituirla alla squadra avversaria. Come si è comportato chi
ha ricevuto quell’inaspettato assist?
(Si può dire tranquillamente «politici ladri» – di pubblici denari – pressoché a
tutti dopo Tangentopoli, mentre nel nostro caso c’entra – in qualche misura –
un reato più grave e odioso). Tento di leggere ciò che c’è dietro quella carta bollata vergata da CasaPound. Secondo me non
c’è tanto una laica, pragmatica volontà di essere risarcito per un torto ricevuto
quanto quella di un pronunciamento – in un’aula di giustizia – attestante che XY ZK, dopo aver trascorso una vita a
ricevere svariate confessioni di persone che hanno raccontato d’avere infamato,
vilipeso, sparlato, offeso qualcuno, è un diffamatore a sua volta. Sta tentando
la carta dello scandalo quel partito
– ripeto: secondo me, posso sbagliarmi. Trovo un indizio in una definizione di
quel partito come «post-paleofascista» – la temperie in Italia nei primi anni
Venti del secolo scorso: scandalo, duello. (Il Vate aveva già dato di suo nell’Ottocento,
a proposito del secondo).
Serve perciò
a pochissimo, quella solidarietà espressa in pubblico perché è un’altra la giocata. (Vale lo stesso
anche per il richiamo, nei comunicati di solidarietà, alla Costituzione
repubblicana e all’antifascismo ma conto di tornarci sopra perché è una
questione più ampia).
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