Chiacchierando
del mio ultimo post nell’ozio pomeridiano, abbiamo fatto le pulci agli
avezzanesi; ecco il nostro conto della serva.
A dar
retta a ciò che si sente in giro, a ciò che appare sul web, Gabriele De Angelis
non ha fatto niente di buono in
questi due anni. C’è chi lo accusa addirittura di voler far scomparire la
categoria del commercio ambulante e i commercianti del centro – per via della
nuova pavimentazione. Pensa così una larghissima fetta dei concittadini, a
sentirli discutere. Andò all’incirca allo stesso modo a Di Pangrazio: fu
massacrato da alcune testate on-line
nell’ultimo anno e mezzo di consiliatura. Non aveva fatto niente per la città nemmeno lui, giusto tanto asfalto. Ebbe la
stessa sorte Floris, eletto al primo turno in entrambe le elezioni; si salvò solo
perché si usava ancora poco Facebook. Anche nel suo caso, ci si lamentava che
avesse fatto niente per il capoluogo
marsicano. (Nove su dieci cittadini, come nei casi precedenti). Successe lo
stesso anche al primo sindaco eletto direttamente dai cittadini: niente di niente nelle chiacchiere al
bar o in piazza, eppure lui ha affermato fino alla fine dei suoi giorni di aver
revotecàto la città. (Aveva dalla sua
parte anche Atv7…). Nessun sindaco ha
perciò realizzato niente di positivo
almeno nell’ultimo quarto di secolo,
stando a ciò che si ascolta in giro.
(Io invece
ho proseguito così). Da alcuni lustri alla metà di aprile, in attesa delle
celebrazioni per la festa della Liberazione, uomini di destra, fascisti e
nazisti dell’Illinois – loro non partecipano alle manifestazioni, com’è ovvio –
tirano fuori questa storia: «Mussolini ha fatto anche cose buone». Durante l’infausto
ventennio, l’Italia ha partecipato a tre guerre, il diritto all’espressione era
negato, gli oppositori politici arrestati, confinati o uccisi; non se la
passavano bene nemmeno a quattrini gli italiani negli anni Trenta e Quaranta.
Nonostante tutto questo – secondo la storia citata –, chi comandava avrebbe
fatto addirittura più di una cosa buona
per l’Italia…
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