(Gangs of New York). Sono abbastanza
indaffarato però qualche chiacchiera con gli amici l’ho scambiata. Si è ancora
discusso dello spostamento del mercato, anche alla luce di un pezzo uscito due
giorni fa: Firme in via XX Settembre per
ospitare gli ambulanti, in «Il Centro» 5 maggio 2019. (È l’edizione
cartacea, chiedo scusa). Secondo un sondaggio effettuato da Responsabilità
Civica spunta fuori che: «su 33 operatori, 29 hanno espresso il parere
favorevole, 3 contrario e 1 si è astenuto». Il citato gruppo consiliare aveva
avanzato una proposta in tal senso, come ho raccontato nel precedente post.
Lo scorso
30 aprile rilevavo un’assenza di un’idea minima delle relazioni tra Avezzano e
– almeno – il circondario: non è saggio interrompere «l’arteria più trafficata della città per nove, dieci ore una volta
alla settimana». Nel pezzo del quotidiano regionale di domenica si nota
piuttosto bene una strana – purtroppo diffusa da noi – concezione proprietaria
degli spazi pubblici. La Tiburtina
Valeria non appartiene solo agli avezzanesi e perciò nemmeno a una loro parte minoritaria. Ho già esposto come i
residenti – tutti – mal sopportino il mercato settimanale sotto casa ma
nonostante ciò, nessun sindaco – da noi, altrove – si è mai sognato di spostare
la posizione di quella forma di commercio in una zona disabitata della città, di abolirlo addirittura. (Ancora). Svariati
residenti del centro, si lamentano da decenni per i rumori derivanti dall’attività
serale di alcuni locali della zona nei fine settimana e nella stagione calda,
ma mai nessuno si è impegnato per far
chiudere uno o più locali rumorosi. (Anche in questo caso: da noi e nel
resto della Penisola). Tutto ciò è successo perché gli abitanti spesso hanno un
maggiore senso civico, della città delle persone che eleggono.
(L’edizione
locale della Giornata nazionale della bicicletta è stata spostata al 19 maggio
– c’entra di mezzo il maltempo).
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