lunedì 4 novembre 2019

Six Marimbas

Proseguo con l’argomento del post precedente (a richiesta); che cosa avrei scritto io, invece? (Tratto ancora di G.M. De Pratti, Polemiche ed emergenze vere. Quella strana città..., in «Espressione24» 29 ottobre 2019).
Mi sono fatto l’idea che era un pezzo pronto almeno da giorni. Vi è dentro delle questioni vecchie di decenni – «Nucleo industriale» e «Centro»; la vicenda «Tribunale» risale al 2012. Il famoso video di Porta a Porta è dello scorso 16 ottobre; si è trattato d’infilarci, all’ultimo momento, un atto di teppismo come tanti da non essere ospitati nella cronaca locale e il comunicato stampa Cmsm, che «pesa» abbastanza nell’economia del pezzo – «Sembra quasi che il problema emergente della Città sia girare a piedi per il Centro Storico oppure in bicicletta». Questo inedito accecamento collettivo, dopo poche ore dalla sua uscita su tre testate on-line – detto comunicato è stato pubblicato «di spalla» sul Centro nel giorno seguente, non è passato per le tv locali.
Era sufficiente, per me, soffermarsi sul frammento «Avezzano è fatta così: vizi privati e pubbliche virtù, una politica sgangherata». Un pezzo di avezzanese è perciò dominato dalla mancanza di coerenza; la seconda parte, per com’è pensata, andava scritta così «Politica» oppure, meglio: POLITICA. La politica è un’attività umana come tante, ha dei contenuti, cammina sulle gambe di chi la fa; non è niente di divino, irraggiungibile o astruso. La stessa persona – con altri – esprimeva: «preoccupazione, rammarico e riprovazione per la modalità poco civile e vuota di contenuti, palesata nella conduzione della campagna elettorale da parte del candidato antagonista del Sindaco Di Pangrazio e fa appello alla cittadinanza affinché voglia consentire, con il voto di domenica prossima, la prosecuzione del progetto di innovazione e di efficienza che l’Amministrazione in carica ha attivato con intelligenza e con passione», in Avezzano Città Territorio, in «IlFaro24» 21 giugno 2017. De Pratti era un cinquantenne a quella data, non un adolescente alle prime armi; domanda: non se n’era accorto (molto) prima della bassa statura dei nostri politici? L’alleanza elettorale che lui ha appoggiato, ha vinto il primo turno delle Amministrative 2017; dopo la risoluzione della cosiddetta «anatra zoppa», alcuni di quegli eletti – passati dall’altra parte – hanno permesso a De Angelis di proseguire. Si tratta di molti personaggi politici; considero anche che egli, piazza Di Pangrazio tra i «buoni» e Gabriele De Angelis in mezzo ai «cattivi» – con altri, ancora il 21 giugno 2017. (Non erano perciò né tutti santi, o tutti diavoli, solo due anni fa).

(Ne aggiungo un’altra). Scriveva martedì scorso: «Una pedonalizzazione del Centro può essere una cosa importante ed utile sotto ogni punto di vista, ma forse va perseguita anche analizzando come si debba fare, nel modo ottimale e rispondendo anche alle [esigenze] dei cittadini (tutti e non solo alcuni)». La parte tra parentesi tonde non è un pensiero originale; da alcuni lustri, è un escamotage di molti commercianti che si vergognano di affermare pubblicamente di non volere l’isola pedonale nel centro-centro. (Gli Homo sapiens non saranno mai tutti d’accordo su una qualsiasi cosa). Adesso ammetto che De Pratti sia realmente favorevole all’isola pedonale: afferma di averci lavorato sopra ma non l’ha filato nessuno – comprese le persone che ha frequentato per questioni politiche in quel periodo. Giovanni Di Pangrazio (2012-17), in tal senso, ha sistemato giusto i varchi della «crocetta». (Allora, non protestarono le associazioni dei commercianti perché sapevano che una tale chiusura al traffico motorizzato non sarebbe mai stata attuata). Lo stesso sindaco ha tenuto sospeso il restyling di piazza Risorgimento nonostante avesse i quattrini in tasca, giusto per non chiudere quei cinquanta metri di strada. Problemi di «militanza» almeno nel periodo marzo-giugno 2017 o stomaco d’acciaio? Tutto qua.

Nessun commento:

Posta un commento